A2A – Lunedì nuovo Piano: confronto con consensus e vecchi target

La principale multi-utility della Lombardia presenterà non solo i risultati consolidati definitivi del 2016 (alcuni dati preliminari erano già stati diffusi lo scorso 27 febbraio: A2A – Preliminari 2016: Ebitda record sopra guidance e consensus), ma anche il Piano Strategico relativo al periodo 2017- 2021 lunedì 3 aprile. La conference call sarà alle ore 14.

I target del nuovo business plan includeranno il contributo di Linea Group Holding (LGH), acquisita ai 51% lo scorso 4 agosto e il consolidamento della piccola multi-utility bresciana ASVT (Azienda Servizi Val Trompia) dallo scorso 8 marzo, quando A2A ha incrementato la sua partecipazione dal 49% al 66% circa. Inoltre, le attività di generazione elettrica dovrebbero beneficiare dell’introduzione del capacity payment a partire dal 2018 e i numeri del Piano rifletteranno anche le assunzioni sull’andamento dei prezzi delle materie prime e dell’elettricità.

Si confrontano qui di seguito i dati di bilancio 2015 e 2016 con le stime degli analisti fino al 2020 e i target per il 2020 indicati nel precedente Piano Strategico 2016-2020.

Si segnala che l’Ebitda addizionale del periodo, pari a 256 milioni, includeva 24 milioni da operazioni M&A con trattative già in corso, mentre escludeva circa 75 milioni derivanti dalla partnership con LGH e altri 75 milioni da altre opportunità di M&A e aggregazioni territoriali. Alla luce di un margine operativo lordo 2016 preliminare pari a 1,22 miliardi, dei 256 milioni di Ebitda incrementale al 2020 indicati nel vecchio Piano oltre due terzi (172 milioni) sono già stati conseguiti. Ricordiamo inoltre che l’Ebitda 2016 ha superato sia la guidance societaria a 1.140-1.150 milioni sia le stime degli analisti a 1.135 milioni.

Sul fronte della remunerazione degli azionisti, il precedente Piano al 2020 prevedeva un dividendo pari a 4,1 centesimi di euro per il 2016 e superiore a 7,5 centesimi dal 2019, per un dividend yield che ai corsi azionari attuali è del 2,9% e del 5,4% rispettivamente. A oggi gli analisti stimano un dividendo di 7 centesimi per il 2019 e di 7,8 centesimi per il 2020.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 risulta pari a circa 3,14 miliardi, in crescita di circa 240 milioni rispetto al dato di fine 2015 per effetto dell’acquisizione e consolidamento di LGH (per complessivi 469 milioni). Per la fine del 2020 il precedente Piano prevedeva un debito netto pari a 2,4 miliardi, mentre gli analisti stimano un valore ancor più basso a 2,25 miliardi. Grazie alla forte diminuzione dell’esposizione finanziaria, il rapporto Debito netto/Ebitda dovrebbe scendere da 2,6 volte nel 2016 a circa 1,8 volte nel 2020.

Escludendo l’importo corrisposto per l’acquisto del 51% di LGH, nel 2016 gli investimenti sono cresciuti di oltre il 22% rispetto al 2015 attestandosi a 420 milioni. Alla luce del fatto che il vecchio Piano 2016-2020 indicava Capex cumulate per 2.247 milioni (di cui 113 milioni in M&A), gli investimenti di A2A impliciti per ogni anno sono pari a circa 450 milioni, in linea con quanto stimato dagli analisti per il 2020.