Apertura incerta per le piazze europee, dopo la chiusura poco sotto la parità di Wall Street nella seduta di venerdì e l’avvio di settimana contrastato delle borse asiatiche. Intorno alle 9:20 il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra scambiano sostanzialmente invariati, il Ftse Mib di Milano cede lo 0,15%, il Cac 40 di Parigi è a -0,2% mentre l’Ibex 35 di Madrid è in ribasso dello 0,4 per cento.
Gli investitori riaprono dunque le contrattazioni con lo stesso atteggiamento cauto manifestato nel corso dell’ottava precedente, in attesa che si faccia maggiore chiarezza sulle diverse situazioni di incertezza geopolitica a livello internazionale.
Sul Forex il dollaro continua a guadagnare terreno sulle principali valute, portando l’EUR/USD a 1,058 e il cambio con lo yen a 111,3. Nel frattempo, il governatore della Boj, Haruhiko Kuroda, ha confermato l’attuale politica monetaria fino al raggiungimento del target di inflazione del 2 per cento.
Fra le materie prime il petrolio mantiene la buona intonazione del finale della scorsa ottava, con il Wti in area 52,5 dollari e il Brent a 55,5 dollari, entrambi in rialzo di mezzo punto percentuale. Tra i metalli preziosi la risalita del biglietto verde penalizza in particolare l’argento, tornato a 17,92 dollari, mentre l’oro resta in area 1.255 dollari.
L’agenda macro odierna si presenta piuttosto scarna, con i soli dati italiani di febbraio sulla produzione industriale. Verranno inoltre diffuse le prospettive di Bankitalia su inflazione e crescita trimestrale di marzo. Sempre a livello nazionale si continua a lavorare sul Documento di economia e finanza, che dovrebbe essere approvato domani dal Governo, anche se incompleto di qualche dettaglio che verrà fornito nei giorni successivi.
Per quanto riguarda l’Europa, invece, verrà pubblicato oggi il rapporto annuale 2016 della Bce, che sarà presentato dal vicepresidente Vitor Constancio al comitato economico del Parlamento Europeo.
Restando in tema di banche centrali, in serata il presidente della Fed, Janet Yellen, terrà un discorso all’Università del Michigan.
Sull’obbligazionario ripartono in calo le obbligazioni europee, ad eccezione del Bund, cosicché lo spread tra il decennale italiano e quello tedesco risale di 4 bp a 202 punti base e il tasso del titolo italiano si attesta al 2,25 per cento.
A Piazza Affari parte bene FERRARI (+0,8%), dopo il buon risultato nel Gp in Cina, mentre aprono sottotono MEDIOBANCA (-1,2%) e BANCA MEDIOLANUM (-0,7%), in fondo al listino.
Poco sopra la parità UBI, i cui soci hanno approvato l’aumento di capitale fino a 400 milioni nell’ambito dell’operazione di acquisizione delle tre good banks (Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti) annunciata a gennaio.
Invariata BANCA GENERALI, che ha nominato Tommaso Di Russo come nuovo Cfo.
Si segnalano, infine, il debutto sul segmento Star di Piazza Affari di AVIO, lo stacco di dividendi per BANCO DESIO e COIMA RES e il cda di bilancio di EEMS.