L’assemblea dei soci della casa editrice di Segrate ha approvato il bilancio dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 1,3 miliardi (+12,4%), che includono i risultati di Rcs Libri e Banzai Media acquisite nell’anno. L’Ebitda adjusted ha superato i 108 milioni (+48,6%), mentre l’Ebit adjusted è passato da 45,9 a 74,5 milioni (+62,3%), fissando il relativo margine sulle vendite al 5,9% (+180 bps).
La gestione chiude con un utile netto più che triplicato a 22,5 milioni. Indebitamento finanziario netto in aumento da 199,4 a 263,6 milioni.
I soci hanno deliberato di ripianare integralmente la perdita di esercizio della capogruppo, pari a 15,2 milioni (rispetto ai 32 milioni dell’anno precedente) mediante utilizzo di riserve per importo corrispondente.
Confermato inoltre nella carica di amministratore, Paolo Ainio, già nominato per cooptazione dal Consiglio il 28 luglio 2016, fino alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione (approvazione bilancio al 31 dicembre 2017).
L’assemblea ha quindi rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie sino al raggiungimento del limite del 10% del capitale sociale. Alla data odierna Mondadori detiene in portafoglio complessive 80 mila azioni proprie, pari allo 0,031% del capitale.
Istituito infine un Piano di Performance Share 2017/2019 destinato ad alcuni Consiglieri esecutivi, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ad alcuni dirigenti di seconda linea del Gruppo.
L’Ad, Ernesto Mauri, ha confermato la guidance 2017, con ricavi stabili ed Ebitda adjusted in crescita high-single digit, puntando ad un incremento del 30% dell’utile netto. Prevista l’apertura nel prossimo triennio di 115-120 negozi in franchising.
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