Aim – Giorgio Fedon continua a correre (+11,7%)

Ieri altra chiusura contrastata per le borse europee. A Milano il Ftse Mib ha archiviato la sessione in rialzo dello 0,6% a 23.305 punti, sovraperformando gli altri listini del Vecchio Continente grazie anche alla buona intonazione dei bancari. Lievemente positivi il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), mentre il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,6%) hanno terminato in territorio negativo, quest’ultimo condizionato dalle difficoltà di Angela Merkel nella creazione di un governo di coalizione.

Il Ftse Aim Italia ha chiuso in calo dello 0,2%, in linea con il Ftse Aim 100 (-0,2%) e di poco al di sotto del Ftse Aim All Share (-0,1%). In calo anche il volume dei titoli scambiati, che si sono fissati a 2.835.969 titoli trattati.

Ancora una sessione positiva per Giorgio Fedon, che ha segnato un progresso dell’11,7% con 12.000 titoli trattati, un volume nettamente superiore rispetto alla media per seduta delle precedenti sessioni. Da alcune giornate il titolo attira l’interesse degli operatori, in scia al recente annuncio dell’avvio di un processo di riorganizzazione e rilancio aziendale, nell’ambito del quale il Cda ha di deliberato il conferimento in natura del ramo d’azienda della divisione pelletteria nella società Fedon 1919, costituita ad hoc e interamente  controllata dalla Giorgio Fedon.

Seduta positiva per Bomi Italia, che ha registrato un rialzo del 4,1 per cento. L’attenzione al titolo potrebbe seguire la notizia di mercoledì scorso che, per il secondo anno consecutivo, la società ha superato la prima fase di selezione della più grande competizione europea tra imprese del settore, aggiudicandosi la nomina di azienda “One to Watch” all’interno di un elenco di eccellenze aziendali pubblicato dagli European Business Awards, sponsorizzato da RSM.

Ritraccia Fope, che dopo lo scivolone di mercoledì ha registrato un +0,8 per cento.

Prese di profitto su Imvest (-3,9%), dopo i consistenti guadagni delle 5 sedute precedenti che hanno spinto il titolo di oltre il 60% in scia alla recente approvazione del Piano Industriale 2018-2022, che prevede investimenti per circa 265 milioni che verranno destinati all’avvio di operazioni di sviluppo immobiliare all’estero, con principale focus nel Regno Unito, a operazioni di sviluppo immobiliare in Italia, con progetti a Roma, Firenze e Tellaro e al proseguimento di operazioni di trading immobiliare in Italia, oltre al mantenimento dell’attuale portafoglio di immobili a reddito. In aggiunta, la società sta valutando il dual listing sul mercato londinese al NEX Exchange Growth Market.

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