Il Cda di Bomi Italia ha approvato il business plan stand-alone 2018-2020, redatto su dati consolidati di base 2017 pro-forma, che rappresentano la migliore stima del management ottenuta considerando l’acquisizione della partecipazione di minoranza nella controllata brasiliana a partire dal 1 gennaio 2017, inclusi i savings e le sinergie annualizzati e realizzati post acquisizione.
Il fatturato è atteso in crescita fino a 150 milioni nel 2020 (160 milioni a cambi costanti 2017), con un Cagr del 6,6%. Nel dettaglio, il tasso di crescita è riconducibile per il 4,7% a crescita organica e per l’1,9% all’ingresso della società De Salute, la cui acquisizione verrà perfezionata nel’anno corrente.
Il tasso di crescita dell’Ebitda si esprime pari al 10,1%, aggregato che nel 2020 dovrebbe superare i 16,5 milioni (19 milioni a cambi costanti 2017).
Il rapporto posizione finanziaria netta/Ebitda è atteso in diminuzione progressiva da 2 del 2018 sino a 0,5 circa del 2020.
Si segnala che le partecipazioni di Simest nelle controllate in Brasile, Messico e Cile, pari a complessivi 6,6 milioni, vengono considerate nel piano come quota di capitale di terzi. In aggiunta, l’acquisizione della partecipazione di minoranza nella controllata brasiliana, avvenuta lo scorso mese di novembre 2017, ha consentito sia il pieno controllo dei flussi di cassa della controllata brasiliana sia l’integrazione del 100% del reddito della principale minority nel risultato del gruppo Bomi, con seguente impatto nei risultati attesi consolidati.
Intorno alle 9.30 il titolo segna un progresso del 5,3%, a fronte del Ftse Aim Italia in sostanziale parità.