Iren – Gestione operativa in calo, utile netto sostenuto dalle partecipazioni nel 4Q

Il gruppo guidato da Massimiliano Bianco ha pubblicato i risultati relativi al 4° trimestre del 2017, che evidenziano una sostanziale crescita dell’utile netto e un lieve calo dell’indebitamento finanziario netto.

I ricavi consolidati sono stati pari a 1.082,7 milioni, in aumento del 2,7% sul pari periodo del 2016 e superiori di circa 50 punti percentuali rispetto alle attese degli analisti.

A livello di risultati operativi, l’Ebitda è stato pari a 198,1 milioni, in calo del 22% a/a, con il consensus che si aspettava un risultato pari a 212,6 milioni.

Una dinamica riconducibile sopratutto alla minor contribuzione di diverse business unit, a partire dalla divisione Generazione e Riscaldamento. Nel dettaglio, l’Ebitda di suddetta area si è attestato a 77,5 milioni, in calo di circa 17,5 punti percentuali a/a. Si riduce anche l’apporto del ramo Mercato, pari a 25,8 milioni contro i 37,9 milioni del pari periodo del 2016, scontando il minor contributo della produzione idroelettrica. Aumenta invece l’apporto da parte della divisione Ambiente, che registra un Ebitda di 33,2 milioni (+38,9%). Il settore Servizi e Altra attività riporta invece un Ebitda negativo per 32,7 milioni, contro un importo positivo di 0,3 milioni dell’analogo periodo del 2016. Tale saldo è stato influenzato principalmente dagli accantonamenti stanziati a fronte dell’incentivo all’esodo dei lavoratori. Infine, l’Ebitda della divisione Reti subisce un lieve decremento a 94,2 milioni (-5%).

L’Ebit si è attestato a 79,7 milioni, in deciso calo del 43,6% rispetto al pari periodo del 2016, mentre gli analisti si attendevano un risultato operativo pari a 98,4 milioni.

Migliora il risultato della gestione finanziaria, con oneri finanziari netti in diminuzione di oltre il 61% a 22,6 milioni. In forte aumento a 18,2 milioni il risultato delle società consolidate a patrimonio netto, dato che si confronta con gli 1,6 milioni del pari periodo del 2016.

Il conto economico si chiude con un utile netto di competenza dei soci pari a 58,2 milioni, in crescita di 18,5 punti percentuali e superiore rispetto ai 45,8 milioni stimati dagli analisti. Il forte incremento è parzialmente riconducibile al minor onere fiscale registrato nel periodo, ben rappresentato anche dalla riduzione del tax rate dal 46,7% al 15,6%.

Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è stato pari a 2.371,8 milioni, in calo di circa 6,1 milioni rispetto all’ammontare di fine settembre 2017, mentre è risultato superiore di circa 26 milioni rispetto alle attese degli analisti. La riduzione dell’esposizione finanziaria da un lato e l’incremento del patrimonio netto dall’altro hanno consentito la riduzione del leverage (debito netto/patrimonio netto) a 0,95x dagli 1,01x di fine settembre.

Gli investimenti tecnici lordi hanno raggiunto i 157 milioni, segnando un progresso su base annuale del 38,5%, rimanendo tuttavia inferiori di 8,6 punti percentuali rispetto al consensus.

Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo per azione pari a 0,07 euro, in crescita del 12% rispetto all’anno precedente.