Servizi Finanziari (Aim) – Ottava poco mossa con Equita Group in evidenza

Nella scorsa ottava, che va dal 12 al 16 marzo, l’indice Aim Servizi Finanziari ha guadagnato lo 0,5%. Venti i titoli del comparto movimentati, otto al rialzo, nove al ribasso e tre invariati. Il migliore è stato Equita Group (+3,5%), seguito da Assiteca (+1,6%). A fronte, Wm Capital ha stornato il 3,6% e 4Aim Sicaf il 3,8 per cento. Nella settimana si sono tenuti i Cda di bilancio di Equita Group, Scm Sim e Glenalta Spac, nonché l’assemblea di Eps Equita Pep Spac relativa alla business combination con ICF.

In un contesto borsistico internazionale contrastato, l’indice del comparto Aim Servizi Finanziari, al termine di un’ottava poco mossa, con il +0,3% di venerdì ha guadagnato complessivamente lo 0,5%, dopo tre settimane di segno leggermente negativo. Per quanto concerne gli indici di riferimento, il Ftse Aim Italia è salito dello 0,3%, il Ftse Italia All Share dello 0,4% e il London Ftse Aim 100 dell’1 per cento.

Più in particolare, a livello di borse nazionali, il Cac 40 di Parigi ha guadagnato nell’ottava lo 0,2%, il Dax 30 di Francoforte lo 0,4%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,8%, il NIkkei 225 di Tokyo l’1%, l’Hang Seng di Hong Kong l’1,6%, mentre il Ftse 100 di Londra ha perso lo 0,8 per cento. Negativa anche Wall Street con il Nasdaq 100 a -1,2% e il Dow Jones a -1,4 per cento.

Per quanto concerne i singoli titoli, in evidenza Equita Group che, dopo un avvio di settimana debole, con il +2% di giovedì e il +2,9% di venerdì con 131 mila pezzi scambiati, ha guadagnato complessivamente il 3,5%, da 3,10 a 3,21 euro con 293 mila pezzi. Nel corso della seduta di venerdì il titolo ha inoltre toccato quota 3,275 euro, nuovo massimo da inizio quotazione. Mercoledì il Cda ha approvato il progetto di bilancio 2017 che, a livello consolidato, chiude con un utile netto di 11 milioni, in crescita del 25,1% rispetto agli 8,8 milioni del 2016. Verrà proposta la distribuzione di un dividendo unitario di 0,22 euro.

Assiteca, non trattato giovedì e venerdì, è salito nell’ottava dell’1,6%, da 2,45 a 2,49 euro con 2.250 pezzi. Capital for Progress 2 Spac, movimentato solo lunedì, ha guadagnato un altro 0,5%, da 9,90 a 9,85 euro con 1.000 pezzi. Crescita Spac, non trattato venerdì, ha recuperato lo 0,5%, da 9,90 a 9,95 euro con 76.100 pezzi.

CdR Advance Capital, movimentato solo lunedì e venerdì, venerdì ha chiuso in parità con 61.500 pezzi. Complessivamente il titolo, nell’ambito del canale laterale imboccato a metà novembre, è salito dello 0,5%, da 1,03 a 1,035 euro con 69 mila pezzi.

Spactiv Spac, trattato solo martedì e venerdì, venerdì ha guadagnato lo 0,4% con 14.200 pezzi, registrando nella settimana un +0,4%, da 9,96 a 10 euro con 19.700 pezzi. IDeaMI Spac, chiudendo venerdì in parità con 2.300 pezzi, è salito dello 0,2%, da 9,66 a 9,68 euro con 17.800 pezzi.

Eps Equita Pep Spac, non trattato mercoledì, al termine di un movimento altalenante venerdì ha guadagnato lo 0,2% con 1.100 pezzi, totalizzando nell’ottava un +0,2%, da 9,98 a 10 euro con 16.100 pezzi. Giovedì l’assemblea straordinaria ha approvato le delibere societarie necessarie alla realizzazione della business combination con Industrie Chimiche Forestali, tra cui la scissione parziale e proporzionale di Eps a favore di Eps Equita Pep Spac 2.

Innova Italy 1 Spac, trattato solo lunedì e venerdì, si è mantenuto invariato a 9,90 euro, venerdì con 1.000 pezzi e nella settimana con 7.600 pezzi. Anche SprintItaly Spac, non movimentato mercoledì, al termine di un andamento altalenante ha chiuso in parità a 9,80 euro sia venerdì con 1.400 pezzi, sia l’ottava con 5.100 pezzi. Nel corso della seduta di venerdì il titolo ha toccato di nuovo il minimo da inizio quotazione a 9,72 euro, già registrato nel corso della seduta del 26 febbraio. Life Care Capital Spac, non trattato venerdì, è rimasto sostanzialmente invariato scendendo da 9,70 a 9,699 euro con 35.300 pezzi.

Vei 1 Spac, chiudendo venerdì in parità con 28.800 pezzi, ha subìto una limatura dello 0,1%, da 9,69 a 9,68 euro con 89.300 pezzi. Ambromobiliare, non trattato lunedì e venerdì, ha ceduto lo 0,3%, da 3,74 a 3,73 euro con 36.400 pezzi. Anche Spaxs Spac ha ceduto lo 0,3%, da 10,386 a 10,358 euro con 259.500 pezzi, nonostante il +0,4% di venerdì con 71.100 pezzi.

Industrial Stars of Italy 3 Spac lunedì ha perso lo 0,6%, da 9,82 a 9,76 euro per poi mantenersi tutta la settimana su tale quota, venerdì con 2.200 pezzi e nell’ottava con 29.700 pezzi. Nel corso della seduta di venerdì il titolo ha toccato quota 9,70 euro, nuovo minimo da inizio quotazione. Alp.I Spac, non trattato venerdì, ha perso il 2%, da 10,25 a 10,05 euro con 52.900 pezzi.

Scm Sim, movimentato solo venerdì dopo sedici sedute di inattività, ha lasciato sul terreno il 2%, da 10,10 a 9,90 euro, minimo da inizio anno, con 240 pezzi. Giovedì il Cda ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2017 che chiude con una perdita di 315 mila euro, a fronte di un utile di 7 mila euro nel 2016.

First Capital, trattato martedì e giovedì, ha perso il 2%, da 10,10 a 9,90 euro con 2.340 pezzi. Wm Capital, non movimentato lunedì, ha stornato il 3,6%, da 0,42 a 0,405 euro con 61.500 pezzi, dopo aver chiuso in parità venerdì con 9 mila pezzi. 4Aim Sicaf, trattato solo mercoledì e giovedì, ha ceduto il 3,8%, da 520 a 500 euro con 50 pezzi.

Giovedì il Cda di Glenalta Spac, titolo momentaneamente sospeso, ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2017 che chiude con un utile di 71 mila euro, un patrimonio netto di 100,1 milioni e una posizione finanziaria netta positiva per 99,2 milioni. La Spac ha in corso una business combination con CFT, operazione già approvata dai Cda delle due società.