ll Ftse Italia Banche inizia l’ottava in calo dello 0,8% e in linea all’analogo europeo (-1,1%), franando anche il Ftse Mib (-1%).
Sul comparto bancario, dunque, scatta qualche presa di profitto dopo l’accelerata nell’ultima parte della settimana scorsa in scia alla versione definitiva più morbida dell’Addendum pubblicato dalla Vigilanza Bce, in quanto precisa la nota rilasciata da Francoforte specifica che “Alle banche sarà quindi chiesto di comunicare alla Bce qualsiasi divergenza tra le loro prassi e le aspettative in merito agli accantonamenti prudenziali nell’ambito del dialogo di vigilanza Srep a partire dall’inizio del 2021”.
Nel listino principale Ubi (+0,4%) e Bper (+0,1%) riescono a resistere alla vendite, grazie anche alla conferma del ‘buy’ da parte di Kepler Cheuvreux con target price rispettivamente di 5,90 euro e 4,70 euro.
Continua a soffire Mps (-2,7%), con il Ceo Marco Morelli che recentemente ha ribadito che il recupero sarà lento.
Nel Mid Cap terminano in calo sia Popolare Sondrio (-%), che resta in attesa del pronunciamento della Consulta sulla riforma delle banche popolari con l’udienza fissata per oggi, sia Credem (-%) che nel frattempo valuta potenziali aggregazioni.
Proseguono gli acquisti sostenuti su Creval (+5,3%), ancora in scia al successo dell’aumento di capitale da 700 milioni e nel giorno in cui il titolo ha fatto ritorno tra le Mid Cap. Entro oggi dovranno essere esercitati i diritti rimasti inoptati e relativi a circa 118 milioni ancora da sottoscrivere. Una volta ripulita, la banca valtellinese potrebbe diventare potenzialmente aggregabile.
Tra le Small Cap su Carige (-6,3%) si verificano forti prese di beneficio dopo lo strappo della settimana scorsa, con il mercato che resta in attesa delle prossime mosse degli azionisti vecchi e nuovi.
Si mette in luce anche Banco Desio (+0,5%), che recentemente ha sottolineato che intende crescere organicamente.