Dopo i primi volumi commerciali in uscita verso la Germania attraverso la Svizzera all’inizio di febbraio, Snam ha completato anche il primo reverse flow fisico.
Da mercoledì della scorsa settimana sono iniziate le esportazioni fisiche dirette al mercato svizzero per il consumo locale con volumi che hanno raggiunto i 3 milioni di metri cubi/giorno grazie alle dinamiche di prezzo che hanno favorito per la Svizzera l’approvvigionamento da sud anziché dai mercati settentrionali. Si tratta a tutti gli effetti delle prime molecole di gas che passano dal sistema italiano a quello svizzero, con la prima esportazione di questa materia prima verso i mercati del Nord.
Un’operazione resa possibile grazie agli investimenti realizzati da Snam negli ultimi anni per rafforzare la rete di trasporto italiana.
Il reverse flow rientra tra gli investimenti previsti nel piano strategico dell’azienda orientati ad aumentare la flessibilità del sistema gas italiano e la sua integrazione con gli altri mercati europei. Attualmente il punto di Passo Gries ha una capacità fisica in uscita pari a 5 mln mc/giorno e ulteriori investimenti per circa 40 km di nuovi metanodotti e per le nuove centrali di compressione di Minerbio e Sergnano saranno completati entro ottobre 2018. Ciò consentirà esportazioni di volumi per 40 mln mc/giorno che potranno raggiungere fisicamente i mercati di Germania, Francia e del Nord Europa. Si segnala infine che l’esportazione da parte dell’Italia potrebbe anche contribuire a ridurre i costi per il sistema.