“L’analisi di impatto è inutile, se non del tutto infattibile”. È con queste parole che Danièle Nouy, responsabile della Vigilanza Bce, si è espressa davanti alla Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo sulle eventuali simulazioni da condurre per capire gli effetti della versione definitiva dell’Addendum pubblicata nei giorni scorsi.
L’esponente di Francoforte ha ribadito che un’eventuale analisi di impatto si sarebbe dovuta fare qualora l’Addendum avesse toccato anche lo stock di npl esistente. Si ricorda che la nuova normativa riguarda solo i prestiti, sia vecchi sia nuovi, che si trasformeranno in deteriorati ed entrerà in vigore dal 1° aprile.
Nouy ha ribadito che dal suo punto di vista l’Addendum non avrà effetti negativi nell’erogazione del credito, in quanto “è una normativa di secondo pilastro e costituisce il punto di partenza del dialogo di vigilanza, che si svolge caso per caso”. Gli ultimi dati disponibili, infatti, dimostrano una ripresa dei prestiti.
In merito alla compatibilità con le proposte formulate dalla Commissione Europea, il numero uno della Vigilanza dell’Eurotower ha affermato che “Non è il momento di fare paragoni, se l’Addendum sarà ridondante rispetto alle norme europee di primo pilastro sarà una bella notizia, vorrà dire che possiamo voltare pagina e fare altro. Sono un po’ scettica ma sarò la prima a festeggiare se sarà così. La normativa di primo pilastro non è definitiva e non ne conosciamo il testo finale”.
Infine, la Nouy ha sottolineato che pur essendoci stato un forte calo dei crediti deteriorati dai 1.000 miliardi di quattro anni fa ai 700 miliardi attuali (-200 miliardi solo negli ultimi due anni), il livello risulta ancora molto elevato.