Banche – Comparto pimpante (+2,2%), rally di Mps (+8,7%) e delle ex popolari

ll Ftse Italia Banche chiude con un progresso del 2,2% e in linea all’analogo europeo (+2,8%), trainando anche il Ftse Mib (+2,3%). La performance di quest’ultimo beneficia anche dell’allentamento delle tensioni Usa/Cina, che hanno aperto al dialogo per risolvere la disputa commerciale.

Il settore creditizio, dunque, termina una giornata tonica grazie anche al basso livello dello spread, in attesa del responso delle consultazioni avviate al Quirinale mercoledì per la formazione del nuovo governo.

Nel listino principale si mettono in particolare evidenza le ex popolari, con Banco Bpm (+4,5%) che ha perfezionato recentemente la partnership nella bancassurance con Cattolica Assicurazioni, Bper (+3,9%) in attesa dell’assemblea per l’approvazione del bilancio e per il rinnovo del cda prevista per il 14 aprile, e Ubi (+2,5%) che ha collocato il suo primo bond senior non preferred. L’andamento è stato supportato anche dalla conferma della raccomandazione di acquisto da parte di alcuni analisti.

In luce Unicredit (+2,4%), che starebbe studiando la cessione di circa 2 miliardi di crediti deteriorati entro il 2018.

Scatta Mps (+8,7%), con il mercato che ha recepito positivamente il messaggio tranquillizzante portato dall’Ad Marco Morelli alla comunità finanziaria della City sulla prosecuzione del piano di ristrutturazione nei tempi previsti.

Nel Mid Cap buon progresso per Popolare Sondrio (+1,1%) in attesa di novità in vista della trasformazione in spa, mentre risale leggermente Credem (+0,3%), con il mercato che attende novità sul fronte delle potenziali aggregazioni.

Creval (+1,4%) rafforza i guadagni delle ultime sedute, con la banca che sarebbe interessata alla società di factoring Claris Factor.

Tra le Small Cap chiude in controtendenza Carige (-1,2%), dopo il rialzo di mercoledì in scia al closing della cessione a Nexi delle attività di merchant acquiring (Pos) per un corrispettivo pari a 25 milioni.