Il Cda di Clabo ha approvato il nuovo piano industriale del quinquennio 2018-2022. Un piano rivisto dopo l’acquisizione della società americana Howard McCray che mira ad incrementare la redditività e la generazione di cassa.
Nello specifico, nel 2022 il valore della produzione del gruppo è atteso a 96 milioni (58 milioni erano previsti dal precedente Piano al 2020), l’Ebitda a 14 milioni (9,6 milioni in precedenza), con il relativo margine al 14,6%, e un indebitamento finanziario netto pari a 15,1 milioni (rispetto a 11,9 milioni nel precedente Piano). Quest’ultimo sarà influenzato da un assorbimento di cassa di 12 milioni per investimenti in R&D, nuovi impianti e macchinari, oltre a 9 milioni di aumento del circolante in funzione del business, a fronte di una generazione di cassa complessiva di circa 25 milioni in arco di piano.
Suddetti obiettivi saranno raggiunti attraverso:
- Implementazione di un modello organizzativo multinazionale, che consentirà un risparmio di costi di trasporto, dazi e tempistiche di consegna grazie ai 3 stabilimenti produttivi attivi sulle 3 principali aree di mercato (Europa, Asia e Nord America).
- Efficientamento degli impianti produttivi in Cina e in Usa.
- Innovazione di prodotto, grazie anche all’introduzione dal 2020 di una nuova gamma di prodotti dedicata alla conservazione del cibo che consentirà di aumentare i ricavi di circa 20 milioni, sfruttando anche le sinergie commerciali delle reti di vendita dei diversi marchi e i contenuti costi di produzione dello stabilimento cinese.
Si segnala, infine, che per l’esercizio 2018 i dati pro-forma della controllata Clabo Usa e della neoacquisita HMC evidenizano un fatturato di 18,5 milioni di dollari Usa e un Ebitda di circa 2 milioni di dollari Usa, con il relativo margine al 10,6 per cento.
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