Giornata positiva per il comparto tecnologico, tra i più penalizzati nei giorni precedenti dai timori per la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il Ftse Italia Tecnologia rimbalza del 2,4%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+3,3%) e chiudendo sostanzialmente in linea con il Ftse Mib (+2,3%).
Il listino milanese chiude in spolvero insieme ai pari europei, approfittando della distensione dei rapporti fra le due superpotenze, pronte a negoziare per evitare tariffe reciproche. Il ritorno della propensione al rischio consente all’equity di recuperare terreno e attenua gli acquisti sui beni rifugio, mentre sul Forex il cambio euro/dollaro cala a 1,23 dopo i Pmi europei che hanno confermato un rallentamento della crescita nell’Eurozona a marzo.
Tornando al settore IT di Piazza Affari, la big cap Stm rimonta parzialmente e chiude a +2,7 per cento. Tonica anche la mid cap Reply a +2,2% mentre fra le small cap spicca il rimbalzo della tlc Acotel (+14%).
Ben intonata Exprivia (+1,5%) che investirà 10 milioni in un centro di eccellenza per le tecnologie digitali a Bari.
Realizzi su Itway (-3,3%), dopo il balzo della seduta precedente (+11%) in seguito all’accordo da 10 milioni per la cessione a Cognosec delle controllate che distribuiscono in Grecia e Turchia servizi di cyber security.
Telecom Italia, infine, guadagna il 5,2%, sostenuta dall’interesse di Cdp per rilevare una quota fino al 5% del capitale sociale, al fine di “tutelare gli interessi di sistema”.