ll Ftse Italia Servizi Finanziari comincia la settimana appena sopra la parità (+0,2%) e sotto-performando di un punto percentuale l’omologo europeo (+1,2%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,5%). L’andamento di quest’ultimo sembra essere meno frenato dalle tensioni commerciali Usa/Cina, con gli investitori che si attendono una soluzione della diatriba nonostante le due superpotenze proseguano nel lanciarsi reciproche accuse.
L’avvio positivo del comparto bancario si riflette sui titoli del risparmio gestito, tra cui si mettono in evidenza Fineco (+0,8%), sostenuta dai buoni dati sulla raccolta netta del primo trimestre, e Azimut (+1,2%), in attesa del dato sulla raccolta di marzo. In controtendenza Anima (-1,1%), su cui scattano le prese di profitto dopo il balzo della settimana scorsa nel primo giorno di esercizio dei diritti di opzione relativi all’aumento di capitale da 300 milioni.
Sempre tonica Poste Italiane (+0,8%), con il titolo che ha acquistato una forte visibilità dopo la presentazione del nuovo piano industriale avvenuta oltre un mese fa.
Gli acquisti premiano ancora Exor (+0,6%), che si muove ancora in scia alla performance positiva della controllata Fca.
Nel Mid Cap Banca Ifis (+0,7%) continua il trend positivo degli ultimi giorni, grazie anche alle operazioni perfezionate dall’area npl nel primo trimestre.
Crolla Banca Farmafactoring (-6,5%), penalizzata ieri dallo stacco del dividendo da 0,492 euro, mentre prosegue la risalita di doBank (+1,5%) in attesa del nuovo piano industriale che dovrebbe essere svelato entro metà 2018.
Tra le Small Cap rimbalza nuovamente Banca Intermobiliare (+3,2%), dopo l’arrivo delle autorizzazioni regolamentari che consentiranno il perfezionamento della cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor entro il prossimo 23 aprile.
In evidenza Tamburi (+1%), che potrebbe acquisire altre quote del tour operator Alpitour oltre al 32% che già possiede.