Servizi Finanziari – Lettera sul settore (-2,7%), tengono Poste I. e B. Mediolanum

ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rosso del 2,7% e allineato all’omologo europeo (-1,9%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-1,2%) e sotto-perfomando di due punti percentuali il Ftse Mib (-0,7%). L’andamento di quest’ultimo è penalizzato anche dello scontro geopolitico Stati Uniti/Russia sulla questione siriana, a fronte dell’allentarsi della disputa commerciale Usa/Cina.

La giornata incolore del settore creditizio si ripercuote  sui titoli del risparmio gestito, con Banca Mediolanum (-0,1%) che riesce comunque a resistere vicino alla parità dopo che il presidente Ennio Doris ha dichiarato che la banca punterà ancora moltissimo sui Pir (293 milioni raccolti nel primo trimestre 2018) con i piani di accumulo. Netto calo, invece, per Anima (-4,6%) che potrebbe risentire dell’accordo distributivo sottoscritto dall’azionista con il 10% Poste Italiane (-0,2%) con Intesa Sanpaolo anche nell’asset management. Ricordiamo che tra Anima e Poste Italiane è stato recentemente rinnovata la partnership nel risparmio gestito.

In merito al gruppo guidato da Matteo Del Fante, si segnala che prosegue la ricerca del partner assicurativo nel ramo danni.

Rallenta Exor (-3,2%), in scia alla giornata sottotono delle principali controllate quotate sul listino milanese.

Nel Mid Cap su Banca Ifis (-4,4%) scattano le prese di profitto dopo la corsa degli ultimi giorni, grazie anche alle operazioni perfezionate dall’area npl nel primo trimestre.

Su doBank (+2,1%) tornano gli acquisti, consentendo al titolo di riprendere il recupero interrotto ieri.

Tra le Small Cap arretra nuovamente Banca Intermobiliare (-2,4%) dopo il progresso di inizio settimana, quando erano arrivate le autorizzazioni regolamentari che consentiranno il perfezionamento della cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor entro il prossimo 23 aprile.

Flessione per Banca Sistema (-1,3%), nel giorno della presentazione del piano industriale 2018/20 da parte dei vertici.