ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana sulla parità e allineato all’omologo europeo (flat), tenendo grazie al buon andamento del comparto bancario (+0,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (invariato). La performance di quest’ultimo al momento sembra non considerare l’eventualità di un aggravarsi della diatriba Usa/Russia sulla questione siriana, oltreché un possibile aumento dello scontro commerciale Stati Uniti/Cina a suon di dazi.
La performance positiva del settore creditizio supporta in larga i titoli del risparmio gestito, tra cui spiccano Banca Generali (+1,1%) e Fineco (+1%), i cui management godono di una forte credibilità presso gli investitori grazie ai risultati raggiunti in questi anni. Reggono Banca Mediolanum e Azimut vicini alla parità, mentre risulta ancora leggermente debole Anima (-0,4%) che potrebbe ancora risentire del recente accordo tra Poste Italiane e Intesa Sanpaolo anche nell’asset management.
Tornando a Poste Italiane (+0,6%), il titolo continua il trend di crescita dell’ultimo periodo, avendo acquistato una forte visibilità dopo la presentazione del nuovo piano industriale avvenuta oltre un mese fa. Nel frattempo, il gruppo romano prosegue nella ricerca di una partnership con un operatore assicurativo nel segmento danni.
Nel Mid Cap continuano gli acquisti su Banca Ifis (+0,4%), sostenuto anche dalle operazioni perfezionate dall’area npl nel primo trimestre 2018.
doBank (-0,8%) interrompe momentaneamente la fase di recupero intrapresa nelle scorse sedute.
Tra le Small Cap moderata flessione per Banca Intermobiliare (-0,4%), per cui sono arrivate le autorizzazioni regolamentari che consentiranno il closing della cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor entro il prossimo 23 aprile.