Nel 2017 Bialetti ha realizzato ricavi consolidati pari a 177 milioni (-1,7% a/a). Diminuiscono i margini operativi, con l’Ebitda e l’Ebit che si fissano rispettivamente a 16,1 e 6 milioni. L’esercizio si è chiuso con una perdita netta dei soci di 5 milioni, a fronte di un utile di 2,7 milioni nel pari periodo 2016. Aumenta l’indebitamento finanziario netto a 78,2 milioni (+5,5 milioni da dicembre 2016).
Bialetti, attiva nellla produzione e commercializzazione di beni per la casa e in particolare prodotti per la preaprazione del caffè, ha riportato ricavi consolidati pari a 177 milioni, in calo dell’1,7% a/a.
La divisione “Mondo casa” ha fatturato 83,7 milioni, mentre la divisione “Mondo caffè” ne ha conseguiti 93,2. I ricavi dei negozi a gestione diretta, che pesano per il 47% sul totale del fatturato del gruppo, si fissano a 82,5 milioni (+19% a/a). A livello geografico, la maggior parte del giro d’affari è realizzato in Italia, che pesa per il 73,98% sul totale del fatturato e nel 2017 si è fissato a circa 131 milioni. Il Resto dell’Europa ha inciso per 35 milioni.
I costi delle materie prime scendono di 6,4 milioni a 62,4 milioni. Tale diminuzione è stata più che compensata dall’aumento dei costi per servizi (+5,2 milioni a 44,3 milioni), del personale (+2,5 milioni a 37,9 milioni) entrambi in conseguenza all’apertura di negozi monomarca, e gli altri costi operativi (+3 milioni a 24,3 milioni).
L’Ebitda pertanto si attesta a 16,1 milioni (-32,3% a/a).
L’Ebit diminuisce del 65,3% a 6 milioni, sostenuto anche dall’aumento degli ammortamenti passati da 6,6 a 101 milioni.
Il saldo della gestione finanziaria si mantiene in deficit fissandosi a 11,2 milioni (+35% a/a). Nel dettaglio gli oneri finanziari sono costitutiti oltre che da interessi passìvi bancari, da perdite su cambi per 3,4 milioni, dall’applicazione del fair value alle coperture a termine sui dollari pari a 2,1 milioni e dall’attualizzazione del valore di crediti per 1,6 milioni i cui incassi sono previsti a partire dal 2018.
Beneficiando di un recupero di imposte per 0,2 milioni, il conto economico si chiude con una perdita netta dei soci per 5 milioni, a fronte di un utile netto di 2,7 milioni a fine 2016.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto aumenta a 78,2 milioni da 72,8 milioni di fine 2016. La variazione di 5,5 milioni è principalmente determinata dal minor flusso di cassa generato dall’attività di esercizio.
Inoltre, nel 2017 Bialetti ha effettuato investimenti in immobilizzazioni materiali al netto delle dismissioni per 8,4 milioni, di cui 6,2 per impianti e macchinari mentre 1,3 milioni per attrezzature industriali. In particolare si segnala che gli investimenti in immobilazioni immateriali nello scorso esercizio sono stati pari a 3 milioni, rispetto a 1,9 milioni di fine 2016.
In merito all’evoluzione prevedibie della gestione, nel corso dei primi mesi dell’esercizio 2018, oltre all’attività di rinegoziazione dei rapporti finanziari a breve termine in essere con le banche finanziatrici, sono già state avviate alcune delle azioni previste nel Piano, quali il consolidamento della rete dei negozi monomarca, la riduzione del capitale circolante ed il ridimensionamento e riorganizzazione della controllata turca CEM Bialetti.