ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la settimana con un calo dello 0,6% e in direzione opposta all’omologo europeo (+0,8%), beneficiando solo in parte della tenuta del comparto bancario (+0,2%) e chiudendo al di sotto del Ftse Mib (+0,8%). Quest’ultimo mantiene una posizione di attesa prima delle prossime notizie sul fronte della politica interna per la formazione del nuovo governo, mentre su quello internazione la situazione sembra migliorare.
Ottava incolore per i titoli dell’asset management, che hanno risentito anche degli ultimi dati di Assogestioni, i quali a marzo hanno evidenziato una contrazione della raccolta netta rispetto allo stesso mese del 2017.
Gli acquisti premiano Poste Italiane (+2,3%), con il titolo che ha acquisito una forte credibilità in seguito alla presentazione del nuovo piano industriale avvenuta due mesi fa.
Bene Exor (+0,6%), che ha beneficiato dei risultati positivi relativi al primo trimestre riportati dalle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap arretra Banca Ifis (-3,6%), il cui andamento è stato penalizzato dallo stacco della cedola da 1 euro avvenuto lo scorso lunedì.
doBank (+3,5%) continua il recupero in attesa del nuovo piano industriale che sarà approvato entro il primo semestre.
Forte scatto per MutuiOnline (+7,8%), supportata ancora dal closing dell’acquisto del 50% di Agenzia Italia.
Si mette in evidenza Cerved (+4%), che recentemente ha ricevuto un nuovo incarico nel servicing dei crediti deteriorati.
Tra le Small Cap prevalgono le vendite su Banca Intermobiliare (-1,9%), a pochi giorni dal closing della cessione della quota di controllo al fondo inglese Attestor.
Buon progresso per DeA Capital (+1,1%), che intanto prosegue nella dismissione degli asset non ritenuti più core.
In luce Banca Sistema (+2,2%), il cui board ha confermato Gianluca Garbi amministratore delegato.