Tecnologia – Stm traina il comparto nell’ottava, vendite su Tim

Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la settimana dal 23 al 27 aprile in rialzo del 2,8%, sostanzialmente in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+2,9%) e sovraperformando il Ftse Mib (+0,4%).

Nell’ottava l’attenzione degli investitori è stata catalizzata principalmente dalle trimestrali societarie e dalla riunione della Bce, oltre che dall’andamento Treasury statunitense tornato al 3 per cento. L’Eurotower ha confermato i tassi, il quantitative easing e la guidance per i prossimi mesi, rinviando nuovamente le discussioni sul tapering, anche alla luce dei dati macro che hanno mostrato una moderazione della crescita dell’Eurozona. Da segnalare la pubblicazione del Pil statunitense, mentre sul Forex l’euro/dollaro cala in area 1,21.

Tornando a Piazza Affari, le ultime cinque sedute della big cap Stm si sono chiuse con un progresso del 3,2 per cento. Il colosso dei semiconduttori ha pubblicato i risultati al 31 marzo, positivi grazie al miglioramento di tutte le linee di business, e ha fornito alcune anticipazioni sul secondo trimestre. Nei prossimi mesi l’azienda potrebbe soffrire parzialmente la debolezza della domanda di smartphone, dinamica confermata anche dalla deludente guidance sul secondo trimestre di Ams e dalle previsioni di Samsung, che ha diffuso conti migliori delle attese.

In spolvero anche la mid cap Reply (+4,3%) i cui soci hanno approvato il bilancio relativo all’esercizio 2017, confermando il dividendo lordo di 0,35 euro per azione. L’Assemblea ha inoltre nominato i nuovi membri del Cda e del Collegio Sindacale per il triennio 2018-2020 e ha autorizzato un nuovo programma di acquisto di azioni proprie

Sottotono invece la tlc Telecom Italia (-6,1%), in vista dell’assemblea del 4 maggio. Nella riunione del 24 aprile i soci hanno confermato Genish come Ceo e ha deliberato la distribuzione alle sole azioni di risparmio del dividendo privilegiato, in ragione di 2,75 cent per azione. Gli azionisti non hanno potuto votare la revoca e sostituzione di sei consiglieri poiché il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso presentato da Tim e Vivendi contro l’integrazione dell’ordine del giorno.

Tra le small cap svetta Digital Bros (+6,6%), seguita da Acotel (+5,5%), la cui posizione finanziaria netta a fine marzo è positiva ma in calo a 3 milioni e Txt (+4,5%).

Sotto osservazione Retelit (+4,3%) nella settimana che ha portato all’assemblea per il rinnovo del Cda, con la cordata guidata da Svm contrapposta a Fiber 4.0 di Mincione. La società nel frattempo ha siglato con Open Fiber un accordo commerciale per estendere lo sviluppo delle proprie infrastrutture sul territorio nazionale.

La peggior performance invece viene messa a segno da Cad It (-3,9%) dopo il fallimento dell’opa di Quarantacinque, chiusa con adesioni per il 66,29% del capitale. Il 13 luglio verrà convocata un’assemblea straordinaria degli azionisti al fine di deliberare sulla fusione per incorporazione della Società nella controllante Quarantacinque. Intanto Palladio Holding (PFH) ha reso noto di detenere il 10,278% della società e di voler proseguire negli acquisti per partecipare alla vita della software house veronese. Si segnala anche l’acquisizione del 74,5% della spagnola DPI per 3,8 milioni.

Lievemente positiva Snaitech (+0,5%) dopo che Standard & Poor’s ha posto sotto osservazione l’attuale rating di credito e delle obbligazioni di 570 milioni in scadenza nel 2021 per un possibile rialzo. Poco mossa infine Gamenet Gorup (-0,4%) che ha emesso un prestito obbligazionario senior garantito a tasso variabile per un importo complessivo in linea capitale di 225 milioni.