Tecnologia – Stm tira la volata, acquisti su Tim nella settimana dell’assemblea

Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la settimana dal 30 aprile al 4 maggio, inframezzata dalla Festa dei Lavoratori, in rialzo del 5,7%, sovraperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+2,6%) e il Ftse Mib (+1,7%), che ha toccato i massimi da ottobre 2009.

Nell’ottava, a livello internazionale, il focus si è concentrato prevalentemente sulla riunione della Fed, che ha lasciato i tassi invariati e ha sostanzialmente confermato un graduale percorso di rialzo dei tassi, oltre che sull’incontro fra Stati Uniti e Cina incentrato sulle relazioni commerciali. Sul fronte macro si segnalano il rallentamento inatteso dell’inflazione nell’Eurozona, in calo all’1,2% ad aprile, e il job report statunitense in chiaroscuro. Dinamiche che nel complesso hanno portato il cambio euro/dollaro in area 1,194. Fari puntati anche sulle trimestrali societarie, tra cui si segnalano i conti di Apple, che ha chiuso il secondo trimestre fiscale con utili e ricavi sopra le attese.

Proprio i risultati del colosso di Cupertino hanno sostenuto la big cap del comparto IT di Piazza Affari, Stm, che ha archiviato le 4 sedute in progresso del 6 per cento. L’azienda italo-francese è uno dei principali fornitori di Apple, che nel 2017 è stato il suo primo cliente rappresentando circa il 10% del fatturato consolidato. Indicazioni positive per il comparto dei semiconduttori anche dai dati SIA sulle vendite mondiali di microchip, in crescita a marzo del 20% su base annua a 37 miliardi di dollari.

Acquisti anche su Telecom Italia (+3,9%), nella settimana che ha portato all’assemblea per il rinnovo del Cda. La lista presentata da Elliott si è aggiudicata la maggioranza con il 49,84% dei voti favorevoli e il fondo americano ha nominato 10 consiglieri; gli altri 5 sono stati scelti dai francesi di Vivendi.

Ben intonata la mid cap Reply (+2,9%), mentre fra le small cap vola Eurotech (+12,9%) che porta il progresso da inizio anno al 33,6 per cento. In spolvero anche Tecnoinvestimenti (+8,1%) che ha acquisito il 51% di Camerfirma, una delle principali autorità di certificazione spagnole.

Poco mossa Esprinet (+0,8%) che ha raggiunto un accordo per la revisione dei covenant sul finanziamento “senior” chirografario a 5 anni concesso da un pool di banche nel febbraio 2017.

Pressoché invariata Retelit (+0,2%), che dopo aver confermato i vertici si guarda intorno per crescere non solo in modo organico ma anche per acquisizioni. Il Cda di Retelit ha rinnovato la nomina dell’Ing. Federico Protto quale Amministratore Delegato e ha conferito al Presidente Dario Pardi alcune deleghe per lo sviluppo di partnership strategiche e relazioni commerciali con la clientela limitatamente al mercato dei clienti business.