Terra Firma potrebbe aver ricevuto almeno sei proposte non vincolanti per la controllata leader in Italia nella produzione di energia elettrica da fonte solare (334 MW di capacità installata) che nell’intero 2017 ha registrato 158 milioni di euro di ricavi (+8% a/a) e un Ebitda di 134 milioni (+8,5% a/a).
Ad alzare il velo su una delle aste più importanti nel settore delle rinnovabili in Europa, un articolo pubblicato nel tardo pomeriggio da venerdì da “Reuters” in cui si specifica che il private equity inglese punterebbe a una shortlist intorno a metà maggio, con l’obiettivo di concludere l’operazione di vendita RTR entro l’estate.
Si ricorda che il gruppo guidato da Ingmar Wilhelm è stato ufficialmente messo in vendita da Terra Firma nei mesi scorsi per un valore che potrebbe essere compreso tra 1,2 miliardi e 1,3 miliardi, con la scadenza del termine per le manifestazioni d’interesse fissato per inizio maggio.
Lo stesso articolo di Reuters sottolinea che tra gli offerenti ci sarebbero oltre ai tre gruppi quotati a piazza Affari, cioè Enel insieme F2i, Erg e A2A, i cui vertici avevano già manifestato un esplicito interesse per questi asset, anche lo sviluppatore di energia da fonte solare Sonnedix, il fondo Masdar Clean Tech di Abu Dhabi (insieme con il fondo di investimenti italiano Tages) e il fondo pensioni canadese AIMCo.
Potrebbero essere della partita per la conquista di RTR, ricorda poi Reuters, anche la giapponese Mitsui, che ha manifestato un interesse per l’operazione, ma anche Eni che insieme ad alcuni investitori del Qatar potrebbe presentare un’offerta.
Ricordiamo, però, che nelle settimane scorse il numero uno del colosso petrolifero italiano aveva dichiarato che la crescita nel business delle rinnovabili non sarebbe avvenuta attraverso acquisizioni.