Banche – Seduta in rosso (-2,1%), bene Mps (+2,3%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un rosso del 2,1% e sotto-performando di 1,5 punti percentuali l’analogo europeo (-0,6%), appesantendo anche il Ftse Mib (-1,6%). Quest’ultimo ha risentito della dell’incertezza politica legata alla formazione del nuovo governo, con la possibilità di un ritorno alle urne prima dell’autunno sempre più concreto, vista l’impossibilità di trovare una accordo tra le forze politiche per un esecutivo neutrale fino a dicembre, come suggerito dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

E l’eventualità di un ritorno al voto penalizza particolarmente il comparto bancario, causando la risalita dello spread Btp-Bund di 8 pb a 130 punti base. Il tutto con l’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali.

Le vendite penalizzano tutti i titoli del listino principale con ribassi compresi tra il 2% e il 4%, con la sola eccezione di Intesa Sanpaolo che riesce limitare le perdite sotto l’1% grazie anche trimestrale migliore delle attese approvata ieri dal cda (utile netto superiore del 35,2% rispetto al consensus e pari a 1.252 milioni).

Rimbalza Mps (+2,3%) dopo le ultime sedute negative, il cui board si riunirà il prossimo 10 maggio per approvare i dati relativi al primo trimestre.

Nel Mid Cap pesante calo per Popolare Sondrio (-3,5%), con il titolo comunque reduce da un forte rally nell’ultimo mese. Ribasso molto più contenuto per Credem (-1%), percepito tra gli istituti più solidi del panorama bancario italiano.

Terza seduta consecutiva in rosso per Creval (-1,2%), il cui cda si è riunito ieri per l’approvazione dei dati contabili riferiti al primo trimestre 2018. Nel frattempo, la banca prosegue nel de-risking con la cessione di un pacchetto di 222 milioni di Npl. Inoltre, l’istituto valtellinese presenta requisiti patrimoniali superiori rispetto alla soglia minima fissata da Bankitalia nell’ambito dello Srep.

Tra le Small Cap lettera su Carige (-2,3%), dopo che il collegio arbitrale della Camera Arbitrale di Milano ha confermato la validità dei contratti relativi alla partnership tra la banca ligure e la compagnia assicurativa Amissima Vita, controllata dal fondo Apollo. Decisione che l’istituto potrebbe decidere di impugnare secondo indiscrezioni.