Commercio – Ottava flat, acquisti su Unieuro (+3,6%) e Valsoia (+2,3%)

Ottava flat per il settore Commercio il cui indice ha riportato un +0,1% sottoperformando il corrispondente europeo (+0,9%) ma facendo meglio del Ftse Mib (-0,7%).

Andamento quest’ultimo in una settimana tra l’altro ancora caratterizzata da un’incertezza legata agli sviluppi politici italiani, nonché dalla decisione di Trump di abbandonare l’accordo sul nucleare iraniano e la reintroduzione di sanzioni ai danni di Teheran che andranno a limitarne le esportazioni di petrolio.

Tra i titoli del settore presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Campari (+0,6%), dopo i conti trimestrali con ricavi pari a 336 milioni (+2,2% crescita organica su base annua) e un utile del gruppo prima delle imposte salito a 76,5 milioni, mentre Ynap, su cui Richemont ha superato il 94,99% del capitale chiudendo così l’Opa, ha registrato un +0,3 per cento.

Tra le Mid ha fatto meglio Parmalat, seppur con un -0,8 per cento.

Tra le Small si è distinta I Grandi Viaggi (+3,7%), seguita da Unieuro (+3,6%) e Valsoia (+2,3%), che ha comunicato i conti trimestrali, con ricavi per 18,4 milioni in crescita del 3% rispetto al pari periodo 2017 e un utile netto di 1,3 milioni (+13,5% a/a).

Ivs Group (+0,2%) ha invece comunicato che l’assemblea degli azionisti ha deliberato l’approvazione del bilancio 2017, e il pagamento di un dividendo ordinario pari a 0,28 euro.

Debole Massimo Zanetti (-0,7%) dopo i conti trimestrali, che hanno riportato ricavi consolidati a 211,2 milioni (-9,6% a cambi correnti; -2,6% su base omogenea) e un utile netto a 2,3 milioni (+20,6%).

Male Centrale del Latte d’Italia (-3,6%) ed ePrice (-9,7%), entrambe dopo i dati trimestrali. Nel dettaglio la prima ha riportato ricavi netti consolidati pari a 45,5 milioni con un incremento del 5,1% rispetto al primo trimestre 2017 risultato prima delle imposte negativo per 440 migliaia rispetto ai -1,1 milioni al 31 marzo 2017 mentre ePrice ha registrato un fatturato in calo a 39 milioni (-14,1% sui primi tre mesi del 2017) e una perdita netta aumentata a 4,8 milioni, rispetto ai 3,8 milioni del periodo di confronto.