Servizi Finanziari – Ottava di vendite (-0,7%), tiene la parità Poste I.

ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la settimana con un ribasso dello 0,5% e allineato all’omologo europeo (-0,1%), rallentato dalla performance poco mossa del comparto bancario (+0,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,7%). Quest’ultimo ha risentito degli ultimi sviluppi politici, con Lega e M5S che stanno trattando per formare un nuovo esecutivo e su cui sembrano essere arrivati alla fase decisiva, in attesa che oggi riferiscano al Quirinale.

L’ottava incolore del settore creditizio si è riflesso sui titoli dell’asset management, con cali compresi tra il 2% e il 6% e che in un paio di casi ha risentito anche dei risultati trimestrali in calo rispetto al primo trimestre del 2017. In particolare, la debolezza dei conti ha indebolito Azimut, anche se tuttavia il bilancio da inizio anno resta positivo.

Tiene botta Poste Italiane (flat), grazie agli ottimi conti riportati nei primi tre mesi del 2018, nettamente superiori sia rispetto al consensus sia rispetto ai primi tre mesi del 2017.

Gli acquisti premiano Exor (+2,4%), che ha beneficiato dell’upgrade da ‘neutral’ ad ‘add’ da parte di Banca Imi con target price innalzato da 56 euro a 70,8 euro.

Nel Mid Cap si mette in luce doBank (+0,6%), che ha beneficiato dei buoni conti trimestrali riportati (utile netto salito del 23,3% annuo a 6,6 milioni) e del possibile ottenimento dell’incarico di servicing per gestire un pacchetto di Npl da 2 miliardi in capo alle quattro principali banche greche.

In rosso Banca Ifis (-4,9%), con gli investitori rimasti indifferenti ai buoni risultati evidenziati dai conti del primo trimestre, e Banca Farmafactoring (-3,7%), dopo che i conti del periodo gennaio-marzo hanno messo in luce un calo del 7% a 20,3 milioni rispetto allo stesso periodo del 2017.

In calo MutuiOnline (-1%), che nel primi tre mesi ha registrato ricavi e margini in calo rispetto al periodo di confronto.

Tra le Small Cap gli acquisti premiano DeA Capital (+3,7%), con il mercato che apprezza la strategia di crescita portata avanti dal management nonostante il primo trimestre abbia messo in luce una perdita netta di 4,7 milioni, seppure a causa di una svalutazione one off.

Pesante calo per Banca Intermobiliare (-7,1%), con il primo trimestre che ha messo in luce una perdita netta di 6,4 milioni.

Le vendite penalizzano Banca Sistema (-2%), nonostante la trimestrale abbia evidenziato un utile netto in crescita a 4,7 milioni (+7% annuo).