ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la settimana con un ribasso del 3,4% e al di sotto di un punto percentuale rispetto all’analogo europeo (-2,4%), penalizzato dal pesante arretramento del comparto bancario (-7,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (-2,9%). Quest’ultimo è stato frenato dagli ultimi risvolti politici, con Lega e Movimento 5 Stelle che hanno trovato l’intesa sul programma di governo e stanno cercando la quadra nell’individuazione del presidente del Consiglio. All’inizio della prossima settimana i capi delle due forze politiche, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, saliranno al Quirinale per presentare il tutto.
Le forti vendite sul comparto bancario, frenato dalla risalita dello spread, si ripercuotono sui titoli dell’asset management, con la sola Azimut che riesce a contenere le perdite in area 2 per cento.
In significativo arretramento anche Poste Italiane (-6,5%), con gli investitori che hanno approfittato del momento per prendere profitto dopo il trend positivo del titolo innescato prima dalla presentazione del piano industriale e poi dall’ottima trimestrale riportata.
Nel Mid Cap pesanti cali per i titoli legati alla gestione degli Npl, con doBank (-11,9%), Banca Ifis (-10,5%) e Cerved (-12,2%). Le performance potrebbero avere risentito di quanto viene indicato nel testo definitivo del contratto di governo redatto da Lega e M5S, che prevede l’eliminazione delle norme sull’azione nei confronti dei debitori senza la preventiva autorizzazione da parte della magistratura. Inoltre, l’andamento potrebbe essere stato frenato anche dalla notizia relativa all’ulteriore espansione nel mercato italiano dei crediti deteriorati del gruppo polacco Kruk, che potrebbe aumentare la competizione nel settore. Si segnala comunque che Banca Ifis continua a portare avanti la strategia di crescita nel comparto, come testimoniato dall’acquisizione nei giorni scorsi del servicer Fbs.
Piccolo rimbalzo per Banca Farmafactoring (+1,6%), che azzera del tutto le perdite dei cinque giorni precedenti ma la cui performance da inizio 2018 resta nettamente negativa.
Tonfo per Banca Intermobiliare (-9,9%), che continua a risentire della deludente trimestrale messa in luce e delle incognite legate alla scelta del nuovo Ad.
Profondo rosso anche per Banca Sistema (-10,4%), con il mercato rimasto totalmente indifferente al recente accordo raggiunto nel factoring con Unipol Banca.