Settimana di alti e bassi per l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che chiude flat rispetto all’ottava precedente.
Nell’ottava che ha visto domenica l’abbandono di Conte come futuro Presidente del Consiglio la Borsa di Milano lascia sul terreno il 4,5% a testimonianza delle tensioni presenti sui mercati finanziari. Questo anche a causa dell’incertezza sugli effetti degli equilibri economico-finanziari di un governo Lega – M5S.
La settimana che si apre potrebbe quindi rappresentare il banco di prova delle forze in campo e il punto di approdo non è ancora certo tra chi punterà sulla salvaguardia dell’equilibrio, e quindi spingerà verso una tenuta dei mercati e chi, invece, scommetterà sull’incertezza che potrebbe scaturire con le prossime elezioni.
Tornando all’azionario, la settimana ha visto anche lo stacco della cedola di alcune società.
Fra queste la big Leonardo (-0,5%) a cui sarà assegnata una commessa da oltre un miliardo di dollari per il miglioramento della flotta di elicotteri per ricerca e soccorso del Canada. L’ex Finmeccanica è stata inoltre scelta da ENAV per sviluppare un sistema di gestione del traffico aereo di droni in Italia.
In calo anche l’altra big Prysmian (-1,8%) appesantita nel corso della settimana dalle voci dell’avvio negli Stati Uniti di un’ investigazione su General Cable, negata poi dal Dipartimento di Giustizia.
Fra gli altri titoli del comparto, la migliore nella settimana è stata Trevi (+5,3%) in scia alle ultime voci sulla firma di un accordo di salvataggio con Bain Capital Credit da oltre 900 milioni, con la società che ha commentato confermando unicamente la trattativa.
Performance simile per Fincantieri (+5,2%) che, nell’attesa di novità dalla gara per la Marina australiana, ha incassato tramite la controllata Vard una nuova commessa del valore di circa 42 milioni.
Poco sopra la parità Ansaldo (+0,7%) per la quale l’azionista di maggioranza Hitachi ha confermato l’interesse a salire al 100%.
In ribasso invece Salini Impregilo (-1,9%) che è stata inserita nella short list per un progetto del valore di 3,5 miliardi di dollari in Australia.
Infine, ancora sotto pressione Astaldi (-7,2%) sulle incertezze in merito alla realizzazione del piano di rafforzamento patrimoniale, che hanno portato l’agenzia di i rating S&P ad abbassare il rating a “CCC” con outlook “developing”. Inoltre, secondo fonti di stampa, la società avrebbe richiesto ad un pool di banche un prestito ponte da 60 milioni, da restituire a seguito dell’aumento di capitale.