ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la settimana con un ribasso del 3,4% e al di sotto di circa 1,5 punti percentuali rispetto all’omologo europeo (-2%), risentendo della forte performance negativa del comparto bancario (-8,1%) ma tenendo leggermente meglio del Ftse Mib (-4,5%). Quest’ultimo è ancora penalizzato dall’incertezza politica. Dopo che il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha conferito a Giuseppe Conte il mandato di costituire il nuovo governo, il focus si è catalizzato sulla scelta dei ministri.
L’attesa si era concentrata in particolare sulla designazione del ministro dell’Economia, con Lega e M5S che hanno proposto Paolo Savona, percepito come un “nemico” dell’Europa. Tuttavia, lo stesso Conte aveva sottolineato la centralità dell’Italia nell’Unione.
E proprio sull’indicazione dell’inquilino del Tesoro è giunta l’opposizione del presidente della Repubblica, dopo che ieri Conte si era recato al Colle con l’elenco dei ministri. Di conseguenza, Conte ha rinunciato all’incarico di formare il nuovo governo. Mattarella, infine, ha fatto presente che oggi annuncerà “una sua iniziativa”.
La settimana che si apre potrebbe quindi rappresentare il banco di prova delle forze in campo e il punto di approdo non è ancora certo tra chi punterà sulla salvaguardia dell’equilibrio, e quindi spingerà verso una tenuta dei mercati e chi, invece, scommetterà sull’incertezza che potrebbe scaturire con le prossime elezioni.
Il pesante rosso registrato dal settore creditizio a causa della repentina risalita dello spread Btp-Bund si ripercuote sui titoli dell’asset management, che riportano cali compresi tra lo 0,7 e l’8 per cento. Da precisare che in un paio di casi sulla performance ha influito lo stacco della cedola avvenuto lo scorso lunedì.
Molto più moderato il calo di Poste Italiane (-0,4%), che si è conquistata una forte credibilità presso gli investitori grazie al piano industriale recentemente approvato e all’ottima trimestrale riportata. L’andamento è stato supportato anche dalla partnership siglata con la federazione dei tabaccai nei servizi di e-commerce, che si inquadra perfettamente nella strategia portata avanti nel management.
Exor riesce a contenere le perdite all’1,5%, muovendosi in scia alla buona resistenza mostrata dalle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap il tentativo di rimbalzo messo a segno da Cerved (+4,2%), che ha consentito di recuperate una minima parte del forte calo della settimana precedente, attribuito da molti a quanto contenuto nel programma di governo in materia di recupero. In positivo anche Banca Farmafactoring (+0,3%), il cui Ad Massimiliano Belingheri ha affermato che per il gruppo l’espansione è un fatto naturale.
Tra le Small Cap rally di Banca Intermobiliare (+7,1%), supportata dalla nomina di un manager di comprovata esperienza nel private banking come Matteo Colafrancesco in qualità di consigliere con incarichi per il rilancio dell’attività. Il tutto nella settimana in cui la Consob che ha dato l’ok al prospetto informativo relativo all’Opa totalitaria promossa da Trinity, il veicolo posseduto dal neo azionista di maggioranza Attestor. L’operazione sarà avviata il prossimo 28 maggio. Si segnala che il cda della banca torinese ha giudicato non congruo il prezzo offerto per aderire alla suddetta Opa.
Vendite su Banca Sistema (-2%), nonostante l’Ad Gianluca Garbi in un’intervista abbia precisato che quanto previsto dal contratto di governo Lega-M5S in merito al recupero crediti potrebbe rappresentare un’opportunità per il gruppo e non una minaccia.