Cede il 2% l’indice settoriale della moda in una seduta contraddistinta dalle vendite. Performance inferiore rispetto a quella messa a segno dal corrispondente indice europeo (-0,9%).
Chiude con un calo del 2,7% il Ftse Mib colpito nel finale dopo la richiesta da parte di Cottarelli di rinviare ad oggi la decisione per la formazione del Governo e per la presentazione della squadra dei ministri.
Situazione italiana che preoccupa l’Europa e mantiene sotto pressione soprattutto il comparto obbligazionario. In mattinata lo spread fra Btp e Bund sulla scadenza decennale è arrivato a superare i 320 punti base, per poi ridimensionarsi parzialmente e tornare in area 290 punti.
Ribassi su tutte tre le Big del settore con i cali maggiori registrati dalle due maison del lusso, con Moncler a -3,2% e Ferragamo a -1,6 per cento.
In rosso Ovs (-6,9%). Continuano le difficoltà finanziare della partecipata di minoranza Sempione Shop a cui non basta l’operazione di consignment stock di 32 milioni effettuata da Ovs lo scorso mese di aprile.
Tra le società a minore capitalizzazione, il titolo del lusso e del pret-a-porter di Aeffe, dopo essere finito verso metà mattinata in asta di volatilità per eccesso di ribasso (-11,2%) soffrendo il downgrade da outperform a neutral, riduce leggermente le perdite e chiude a -7,6 per cento.
In territori negativo anche Ratti (-3,5%) e Piquadro (-5,6%).