Il Ftse Italia Media chiude le ultime cinque sedute in rosso dell’1,8%, sottoperformando il corrispondente indice europeo di riferimento in calo di un punto percentuale. Lascia sul terreno l’1,3% Piazza Affari nella settimana che ha portato alla formazione del governo politico guidato da Giuseppe Conte nato dalla collaborazione tra 5 Stelle e Lega.
A livello settoriale, sono stati diffusi i dati relativi al fatturato pubblicitario del mezzo Go Tv del mese di aprile, salito del 23,6% rispetto al pari periodo del 2017, e quello su stampa, sceso invece del 4,6% rispetto al pari periodo dello scorso anno.
Rimane ancora da definire l’assegnazione dei diritti tv di serie A per il prossimo triennio dopo che l’assemblea della Lega Calcio ha deliberato all’unanimità per la risoluzione del contratto con l’operatore catalano Mediapro, non ritenendo sufficientemente valide le garanzie finanziarie presentate. Nuovi riscontri dovrebbero avvenire nel corso della settimana.
Chiudono in territorio negativo le due società del settore maggiormente capitalizzate, con Mediaset in calo del 4% e Rcs Mediagroup in ribasso dell’1 per cento.
Positivi i due titoli del gruppo Monti-Riffeser, con Poligrafici editoriale a +3,7% e Monrif in rialzo del 3,8 per cento.
Cede l’1,5% Mondadori Editore, intenzionata a cedere anche il settimanale Panorama.
Perde il 4,3% Class Editore. La società procede con con la creazione del Polo unico del Made in Italy con Gambero Rosso.
Andamento analogo anche per Giglio Group (-6,2%), nonostante l’accordo con Newco11, società controllata da Sony Television Network, per la trasmissione e gestione del segnale via satellite dei canali televisivi “Cine Sony” e “POP”, canali editi da Sony e già visibili sul digitale terrestre.