Banche – Avvio con rimbalzo (+5,8%), sprint di UniCredit (+6,2%) e Intesa SP (+6,6%)

Il Ftse Italia Banche inizia la settimana con un significativo rialzo del 5,8% e sovra-performando di tre punti percentuali l’analogo europeo (+2,8%), trainando anche il Ftse Mib (+3,4%). Il mercato ha accolto positivamente il messaggio lanciato dal neo ministro dell’Economia, Giovanni Tria, il quale ha rassicurato sulla tenuta dei conti pubblici e sul fatto che non è prevista l’uscita dall’euro. Il tutto in attesa dell’altro evento clou della settimana, la riunione della Bce, da cui potrebbero emergere novità sulla prosecuzione della politica monetaria non convenzionale da parte dell’Eutorower.

Tali dinamiche hanno portato a una repentina discesa dello spread Btp-Bund di circa 30 pb in area 236 pb rispetto alla soglia di chiusura dello scorso fine settimana. Andamento di cui ha beneficiato soprattutto il comparto bancario, che è riuscito così a recuperare tutto il pesante rosso dell’ottava precedente.

Significativi acquisti sui titoli del listino principale, a partire da UniCredit (+6,2%), sostenuta anche dalla conferma dell’indicazione di acquisto da parte di alcuni broker, e Intesa Sanpaolo (+6,6%), supportata anche dai rumor riguardanti un possibile interessamento del colosso americano BlackRock per il 10% della controllata Eurizon nell’ottica di una potenziale partnership nell’asset management.

Molto bene anche Banco Bpm (+6,1%) che sta accelerando nel de-risking e che entro l’estate avrà un quadro più chiaro sulla potenziale cessione di altri Npl, e Ubi (+5,4%), che sta rivedendo la propria strategia nel corporate e investment banking e la cui assemblea potrebbe riunirsi il prossimo ottobre per approvare le modifiche della governance.

Prosegue il buon momento di Mps (+3,6%), il cui Ad Marco Morelli ha precisato di non avere ancora avuto contatti con il nuovo governo e che nel frattempo si prosegue con il piano. Alcuni esponenti politici del M5S hanno fatto sapere che occorrerà del tempo per fare riflessioni sul futuro della banca.

Nel Mid Cap si mettono il luce sia Popolare Sondrio (+2,9%), la cui trasformazione in spa è per adesso in stand by in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato, sia Credem (+2,4%). Vendite invece su Creval (-0,6%), unica in controtendenza che nei giorni scorsi ha acquistato il 100% di Claris Factor per crescere nel factoring.

Tra le Small Cap Carige (+1,3%) rafforza la performance positiva della settimana precedente, con i vertici continuano a portare avanti la strategia di riduzione degli Npl e di dismissione degli asset non core. Buon recupero per Banca Profilo (+2,6%), tra i potenziali partner valutati da Nextam Partners.