Banche – Regge il settore (+0,2%), ok UniCredit (+0,3%) e Bper (+1,2%)

Il Ftse Italia Banche termina con un lieve progresso dello 0,2% e in linea all’analogo europeo (flat), tenendo a galla anche il Ftse Mib (+0,2%). Quest’ultimo rafforza il forte rialzo della seduta precedente, che aveva beneficiato delle parole rassicuranti del neo ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sulla tenuta dei conti pubblici e sul fatto che non è prevista l’uscita dall’euro. L’attenzione adesso si sposta sulla riunione della Bce fissata per giovedì, da cui potrebbero emergere dei dettagli sull’exit strategy dal Qe.

In tale scenario lo spread Btp-Bund risale leggermente nel finale vicino ai 240 punti base rispetto al livello di lunedì dopo essere sceso nel corso della seduta, frenando in parte il comparto bancario, che riesce comunque a tenere consolidando così il rimbalzo della seduta precedente. Il settore ha retto anche grazie anche ai dati positivi evidenziati da Bankitalia, secondo i quali le sofferenze nette sono ulteriormente diminuite ad aprile e i prestiti alle imprese hanno registrato la migliore variazione annua da fine 2011.

Seduta a due velocità per i titoli del listino principale, tra i quali chiudono in territorio positivo UniCredit (+0,3%), che beneficia anche della conferma dell’indicazione di acquisto da parte di alcuni broker, e Bper (+1,2%), il cui Ad Alessandro Vandelli nei giorni scorsi ha ribadito l’accelerazione nello smaltimento dei crediti deteriorati.

Si interrompe la serie positiva di Mps (-1%), con il Ceo Marco Morelli che ha fatto presente di non avere ancora avuto contatti con il nuovo esecutivo e che intanto si va avanti con il piano.

Nel Mid Cap ancora acquisti su Popolare Sondrio (+1%), la cui trasformazione in spa è finita nel congelatore in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato, e su Credem (+1,5%). Resiste Creval (-%), grazie anche all’acquisizione del giorni scorsi di Claris Factor allo scopo di creare un polo nel factoring in sinergia con la propria divisione interna.

Tra le Small Cap chiude sulla parità Carige, i cui vertici intendono cedere 100 milioni di Utp entro giugno e aspettano offerte congrue per alcuni degli asset non core messi in vendita. Prosegue a piccoli passi la risalita di Banca Finnat (+0,3%).