Eni, insieme agli altri partner nel progetto di Karachaganak in Kazakhstan, potrebbe pagare almeno 1 miliardo di dollari cash per risolvere la disputa con il governo in merito alla spartizione dei profitti.
Si ricorda che il consorzio relativo al campo di Karachaganak è partecipato da Eni e Shell con una quota del 29,25% ciascuna, da Chevron con il 18%, da Lukoil con il 13,5% e da NOC KMG con il 10%.
È quanto riporta Bloomberg.
Lo scorso aprile, fonti di stampa avevano segnato il rinvio della conclusione della controversia, per la quale il Kazakhstan chiedeva originariamente 1,6 miliardi di dollari.