ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la settimana con un rialzo del 3,3% e sovra-performando di quasi tre punti percentuali l’omologo europeo (+0,7%), beneficiando dei significativi acquisti sul comparto bancario (+5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+3,9%). Quest’ultimo è stato supportato anche dalla affermazioni giunte dal nuovo inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, il quale ha ribadito la solidità del bilancio pubblico e che l’eventualità di abbandonare l’euro non viene minimamente presa in considerazione.
L’altro appuntamento rilevante della settimana è stato il meeting della Bce, con Francoforte che ha comunicato che il programma di acquisto di titoli si concluderà alla fine del 2018, con l’ammontare che sarà dimezzato a 15 miliardi negli ultimi tre mesi. Inoltre, l’Eurotower ha fatto presente che i tassi di interesse resteranno ai livelli attuali almeno fino all’estate del 2019.
L’ottima performance del settore creditizio in scia al calo dello spread Btp-Bund si è riflessa anche sui titoli dell’asset management, tra i quali spiccano Fineco (+7,3%) che continua a beneficiare anche del dato molto positivo sulla raccolta netta di maggio, e Banca Generali (+3,7%), anch’essa ancora sostenuta dalle buone indicazioni emerse dalla raccolta netta di maggio e della notizia dell’ingresso di Allianz Global Investors con oltre il 5% del capitale. Risale Anima (+4%), che recupera il rosso accumulato in seguito alla pubblicazione nei giorni scorsi del deludente dato sulla raccolta netta di maggio.
Forte scatto per Poste Italiane (+7,7%), supportata dalla notizia relativa alla partnership distributiva sottoscritta con Amazon nell’e-commerce. Per quanto riguarda l’Rc auto, il gruppo romano avrebbe già ricevuto 5-6 offerte, alcune delle quali arrivate da alcuni dei principali player del comparto assicurativo e una decisione dovrebbe essere presa a breve.
Tra titoli legati alla gestione degli Npl prosegue prepotentemente la rimonta di doBank (+11,9%), i cui vertici martedì alzeranno il velo sul nuovo piano strategico triennale, e quella di Banca Ifis (+9,9%), seguite a distanza da Cerved (+4,2%).
Tra le Small Cap ancora significativo rimbalzo per Banca Intermobiliare (+45,7%), interrotto lo scorso venerdì, a poco meno di una settimana dal termine dell’Opa totalitaria lanciata dal neo azionista di maggioranza, il fondo inglese Attestor, che in base agli ultimi aggiornamenti ha raccolto adesioni pari allo 0,48939% dei titoli oggetto della stessa.
Molto bene anche DeA Capital (+4%), con gli investitori che apprezzano la strategia di espansione all’estero che la controllata DeA Capital Real Estate vuole implementare.