Moda – Ottava di vendite sul settore (-2,8%), pesa il calo di Ferragamo (-13%)

Negativa la scorsa ottava per l’indice settoriale della moda che dal 18 al 22 giugno perde il 2,8 per cento. Performance sostanzialmente in linea a quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di riferimento (-2,6%). Negativo invece sui cinque giorni il Ftse Mib (-1,4%).

In settimana sono stati comunicati i dati relativi all’export dei prodotti calzaturieri nel primo trimestre 2018, risultati sostanzialmente stabili rispetto al pari periodo 2017 (+0,1%), ma sotto le attese.

Crolla il titolo di Salvatore Ferragamo (-13,1%) dopo le vendite registrate nella seduta di mercoledì quando l’azionista di maggioranza della maison del lusso, Ferragamo Finanziaria, ha ridotto la propria quota del 3,5% vendendo, cedendo tramite ABB ad investitori istituzionali 5,9 milioni di titoli al prezzo di 23,25 euro per azione, scontando del 5,2% il prezzo di chiusura registrato nella seduta di martedì.

Tra le mid cap, riflettori puntati su Ovs dopo la pubblicazione dei dati di bilancio del primo trimestre 2018/19 chiuso con fatturato netto al netto dell’operazione di sell-in verso Sempione Fashion per 320,5 milioni, margini operativi adjusted positivi e un utile ante imposte in deficit di 26,1 milioni dopo la contabilizzazione di poste straordinarie per circa 50 milioni derivanti dalla svalutazione dei crediti verso la partecipata svizzera.

Gli analisti confermano i propri giudizi e raccomandazioni affermando che si attendevano un impatto negativo maggiore sui conti dopo gli oneri sostenuti per cercare di salvare Sempione Fashion. Il titolo della società veneta, dopo vari alti e bassi registrati nelle sedute di giovedì e venerdì, chiude in rialzo del 4,6 per cento.

Negativa invece Tod’s  (-3,6%). La società dei fratelli Della Valle ha lanciato la nuova capsule collection “Tod’s No_Code” che annulla il timing della stagionalità mirando ad uscite più frequenti e meno programmate.

Sostanzialmente invariata Geox. Il board della socieà della scarpa che respira ha stipulato l’atto di fusione per incorporazione della società interamente controllata G.R. MI.

Tra le società meno capitalizzate, lascia sul terreno l’1,6% Aeffe. Gli analisti di Twice Research hanno presentato le stime per il prossimo triennio per il gruppo del lusso e del pret-a-porter.