ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un calo dell’1,1% e allineato all’omologo europeo (-0,7%), risentendo della seduta sottotono del comparto bancario (-0,3%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,9%). Quest’ultimo è penalizzato dalle incognite legate alle prime mosse ufficiali del nuovo governo e delle possibili conseguenze sul bilancio pubblico, e da quelle a livello europeo, con i dissidi interni all’esecutivo teutonico a causa delle diverse identità di vedute sulla questione relativa all’immigrazione. Il tutto amplificato dalle tensioni commerciali internazionali tra gli Stati Uniti e i maggiori partner.
La giornata negativa del settore creditizio impatta sui titoli dell’asset management, con la sola Fineco (+0,1%) che riesce però a chiudere sopra la parità.
Regge Poste Italiane (+0,1%), con il mercato che attende notizie sulla scelta del partner nell’Rc auto.
Nel Mid Cap tra titoli legati alla gestione degli Npl ok Banca Ifis (+0,3%), che ha perfezionato l’acquisizione della quota di controllo di Credifarma, mentre scattano i realizzi su doBank (-2,3%), dopo la corsa dei giorni scorsi in scia alla presentazione del nuovo piano strategico. Prosegue il trend negativo di Cerved (-0,4%), iniziato dopo la divulgazione del nuovo piano industriale.
Tra le Small Cap frena Banca Intermobiliare (-0,4%), che ha avviato la procedura di vendita del patrimonio immobiliare.
Si mette in evidenza Banca Sistema (+0,5%), i cui principali azionisti hanno sottoscritto un nuovo patto di sindacato.