Giornata debole per il Ftse Italia Tecnologia, che chiude in ribasso del’1,8%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-1,2%) e il Ftse Mib (-0,9%).
Il nuovo semestre dell’anno si è aperto con una seduta negativa, ancora condizionata dai timori legati alle tensioni commerciali, in una settimana chiave che si concluderà con l’entrata in vigore dei dazi tra Stati Uniti e Cina. In giornata sono stati diffusi i dati macro relativi al settore manifatturiero, che hanno evidenziato un rallentamento della crescita nell’Eurozona ma un’accelerazione in Italia, dove anche la disoccupazione è calata inaspettatamente al 10,7 per cento.
Tornando al settore IT, la big cap di Piazza Affari, Stm, chiude in calo del 2% nonostante i dati positivi di maggio sulle vendite mondiali di semiconduttori, cresciute del 21% su base annua e del 3% rispetto ad aprile 2018. La mid cap Reply termina in ribasso dello 0,3% mentre la tlc Telecom Italia chiude a -1,4 per cento. Intanto Consip ha aggiudicato a Tim, nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti pubblici, la settima edizione della gara per i servizi di telefonia mobile alla PA (Pubblica Amministrazione), in un lotto unico.
Fra le small cap acquisti su Acotel Group (+6,9%) e su Cad It (+3,9%) che ha sospeso il processo di fusione per incorporazione nella propria controllante Quarantacinque e ha revocato l’assemblea del 13 luglio. Inoltre la società ha annunciato l’acquisizione di un altro 40% di Software Financiero Bolsa, società spagnola attiva nella fornitura di soluzioni software di front, middle e back office di cui già detiene il 30 per cento.
Debole Tiscali (-0,9%) che a fine maggio ha riportato un indebitamento finanziario netto sostanzialmente stabile a 178,6 milioni.
Variazione simile per Esprinet (-0,8%) che ha siglato un accordo per la distribuzione sul mercato italiano di notebook, desktop, all-in-one e monitor per il gaming del produttore Taiwanese MSI Gaming.
Positiva invece Txt (+0,6%), con il presidente Alvise Braga Illa che ha aperto a nuove operazioni di M&A dopo l’acquisizione di Cheleo. Le azioni proprie della società intanto sono salite al 10,48% del capitale sociale.
Sempre sospesa Olidata che si è rafforzata nel settore Internet of Things acquistando il 100% di Italdata.