Ieri i principali listini europei hanno terminato le contrattazioni in rosso, con Londra che ha registrato le perdite minori (-1,3%). Madrid, Parigi e Francoforte hanno lasciato sul terreno l’1,5%, mentre leggermente peggio è risultato il Ftse Mib (-1,6% a 21.708,06 punti). A tenere banco sono sempre le diatribe commerciali sull’asse Washington-Pechino. Gli ultimi aggiornamenti riportano che l’amministrazione Trump ha minacciato di introdurre ulteriori dazi del 10% su altri import cinesi per complessivi 200 miliardi di dollari, che potrebbero essere effettivi dopo il 30 agosto al termine di un periodo di pubbliche consultazioni.
Il Ftse Aim Italia ha terminato la scorsa seduta cedendo mezzo punto percentuale, in linea con il London Ftse Aim 100 e con il London Ftse Aim All Share. Il volume dei titoli trattati si è attestato a 10.574.501 azioni scambiate, quasi doppio rispetto a quello mediamente scambiato nelle precedenti 30 sessioni.
Sugli scudi la seduta di Somec (+3,1%) con 17.400 azioni trattate. Il buon andamento del titolo è riconducibile sia agli incontri avuti in questi giorni con investitori francesi e italiani sia all’avvio della copertura del titolo di Intermonte Sim, che ha assegnato raccomandazione “buy” con target price a 30 euro.
Acquisti su PharmaNutra (+1,7%), che ha negoziato 12.100 titoli. La società ha reso noto i primi dati relativi alle vendite di UltraMag, integratore totalmente a base di magnesio Sucrosomiale, lanciato sul mercato a fine aprile. In particolare nel primo mese sono stati venduti 10mila pezzi e quello di UltraMag rappresenta il miglior lancio di prodotto nella storia del gruppo pisano.
Segno positivo su Smre (+1,2%) 440.500 titoli passati di mano. L’azionista Idea Capital Funds Sgr ha dismesso la quota del 10,71% nel capitale della società, vendendo a selezionati investitori di lungo periodo la propria quota costituita da 2.340.400 azioni.
Caleido Group ha terminato la seduta invariata e senza alcun’azione contrattata. La società ha siglato un accordo di investimento con Negma Group per la sottoscrizione di obbligazioni convertibili in azioni cum warrant per un controvalore complessivo di 650mila euro, da eseguire in tre tranche e dietro specifiche richieste di sottoscrizione della stessa Caleido.
In controtendenza Kolinpharma, che ha lasciato sul terreno l’1,7% scambiando 2.800 azioni. Tra le oltre 2.000 aziende del settore nutraceutico Kolinpharma si è posizionata al quinto posto in Italia per crescita dei ricavi nel 2017 (+64,5% a/a).
Infine, si ricorda che ieri ha debuttato in Borsa il titolo di Askoll EVA, che poco dopo un’ora dall’avvio degli scambi ha segnato un progresso del 34,3% a 4,7 euro. Il titolo, poi, è tornato a correre, dopo la sospensione in asta di volatilità per eccesso di rialzo durata circa due ore.
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