Cede l’1,5% l’indice settoriale della moda. Performance in linea a quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di riferimento (-1,1%).
Perde l’1,6% Piazza Affari in una seduta contrasegnata dalle vendite su tutti i listini europei dopo le minacce statunitensi su possibili nuovi dazi per 200 miliardi di prodotti di importazione cinese, da confermare entro il 30 agosto,che hanno spostato nuovamente i riflettori sul tema del protezionismo. Immediata la reazione della Cina, che ha definito “totalmente inaccettabile” la decisione degli Stati Uniti e intende rivolgersi all’Organizzazione Mondiale del Commercio.
A livello settoriale, secondo uno studio pubblicato da Deloitte, nei prossimi tre anni, gli investitori di private equity potrebbero far crescere il settore moda e lusso del 5-10% annuo, grazie a fusioni e acquisizioni.
La maison di moda londinese Burberry ha pubblicato i conti del 1° trimestre dell’esercizio 2018-2019 chiuso al 30 giugno scorso. Dalla lettura dei dati emerge l’incremento delle vendite, like-for-like del 3%. Un andamento in linea con le stime degli analisti che si attendevano un fatturato di 479 milioni di sterline (circa 542 milioni di euro), contro le 478 dello stesso periodo dell’anno precedente.
Tra le big del settore, soffrono particolarmente Moncler (-2,5%) e Ferragamo (-,92%). Quest’ultima ritraccia dopo il balzo registrato nella seduta di martedì (+3%).
Vendite anche su Ovs (-4,3%) e Brunello Cucinelli (-1,8%) tra le mi cap. Andamento analogo anche per Safilo Group che, in un periodo particolarmente altalenante, lascia sul terreno il 2,3 per cento.