Servizi Finanziari – Partenza difficile (-2,1%) con Exor (-3,3%), ok Fineco (+0,6%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un rosso del 2,1% e sotto-performando di oltre un punto percentuale l’omologo europeo (-0,9%), non beneficiando della tenuta del comparto bancario (+0,1%) e facendo peggio del Ftse Mib (-0,9%).

Tra gli investitori continua a farla da padrona una posizione attendista a causa delle incertezze generate dalla diatriba commerciale tra gli Usa e i maggiori partner, con ulteriori elementi che potrebbe emergere dal summit fissato per mercoledì tra l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, e il numero uno della Commissione Europea, Jean Claude Juncker.

La seduta tutto sommato positiva del settore creditizio si riflette parzialmente sui titoli del risparmio gestito, tra i quali spicca Fineco (+0,6%), sostenuta anche dall’aumento del target price da 9,3 euro a 10 euro da parte di Banca Akros. Azimut (+0,1%) rafforza il buon andamento delle ultime sedute. Tiene botta Banca Generali (-0,2%), nonostante qualche presa di profitto dopo il trend positivo della scorsa ottava.

Sotto pressione Exor (-3,3%), che si è mossa in scia all’andamento sottotono delle principali controllate quotate dopo la notizia che Sergio Marchiane non potrà rientrare nella galassia Agnelli a causa di problemi di salute.

Nel Mid Cap tra titoli legati alla gestione degli Npl frena ancora Banca Ifis (+1,8%), dopo gli acquisti dei giorni scorsi in scia all’acquisizione di quattro portafogli di Npl corrispondenti ad un ammontare totale di 600 milioni. Non accennano a fermarsi i realizzi su Cerved (-0,3%) e, soprattutto su doBank (-2,1%).

Tra le Small Cap tenta un rimbalzo Banca Intermobiliare (+3,2%) dopo le forti vendite delle ultime settimane, mentre su Mittel (-0,3%) scatta qualche realizzo dopo il rally seguito all’annuncio che il veicolo Progetto Co-Val intende promuovere un’offerta pubblica di acquisto (Opa) totalitaria.