Utility – Settore debole, brilla TerniEnergia (+8,4%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha evidenziato un -0,9%, sostanzialmente in linea con il corrispondente indice europeo (-1%) ma al di sotto del Ftse Mib (+1,2%).

La performance del principale indice milanese è stata trainata dalla buona intonazione di Stm (+4,1%), dei bancari e dal rimbalzo dei titoli del gruppo Agnelli.

Nel comparto del reddito fisso il rendimento del Btp decennale risale di 5 bp al 2,67%, ampliando lo spread con il Bund oltre 227 punti base.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Terna seppur con un -0,7 per cento. Ricordiamo che oggi diffonderà i conti relativi al periodo aprile-giugno dell’anno in corso (Terna – Consensus secondo trimestre 2018).

In flessione dell’1% Snam. Si segnala che dopo il sempre più probabile via libera del nuovo governo italiano alla realizzazione della tratta tricolore del gasdotto Trans adriatic pipeline (Tap), il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato che l’Italia deve procedere al rapido completamento di questa infrastruttura. Ricordiamo che il Tap è un progetto portato avanti da un consorzio in cui Snam stessa ha una quota del 20% del capitale.

Tra le Mid ha fatto meglio Falck Renewables (+0,7%) che ha annunciato, tramite la controllata Vector Cuatro, di aver siglato un accordo riguardante l’acquisto del 100% del capitale di Windfor per 0,625 milioni.

Infine tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata TerniEnergia (+8,4%) in scia all’annuncio riguardante la cessione a Estra Clima di due rami d’azienda relativi a interventi di efficienza energetica illuminotecnica per conto di due comuni toscani, ad un valore complessivo di 1,4 milioni al lordo dei debiti commerciali e finanziari.