Rimane sostanzialmente invariato nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda. Una performance in linea a quella registrata dal corrispondente indice europeo di riferimento, mentre sale dell’1,4% Piazza Affari.
Riflettori puntati sulle big del settore, con Luxottica che ha ottenuto l’ok vincolante dall’antitrust cinese per la fusione con Essilor, a condizione che la nuova società non venda prodotti di occhialeria a un prezzo più basso dei costi senza una ragione motivata. Ad oggi manca solo l’autorizzazione delle autorità turche per completare l’operazione di fusione, con le due big che si auspicano di concludere la fusione entro settembre. La società veneta dell’occhialeria ha chiuso la seduta in rialzo del 2,9 per cento.
Prese di beneficio invece su Moncler (-3,5%) dopo i conti conti del primo semestre e del secondo trimestre 2018, che hanno evidenziato l’ennesimo periodo di crescita del gruppo. Nel dettaglio, solo nel secondo trimestre il fatturato è cresciuto del 23% a 161,5 milioni grazie all’exploit delle vendite realizzate sui mercati asiatici. Un risultato che si è riflesso anche sul totale dei sei mesi, dove le vendite hanno raggiunto quota 493,5 milioni, i margini operativi sono saliti entrambi di una variazione a doppia cifra, portando l’utile della gestione a 61,6 milioni (+47,3% rispetto al 1H 2017).
Gli analisti ha apprezzato i risultati della maison del piumino alzando i target price.
Vendite su Brunello Cucinelli (-1,2%) e Ovs (-0,4%).
Brillante tra le società meno capitalizzate Ratti (+9,1%) dopo i conti del primo semestre chiuso con ricavi consolidati pari a 51,6 milioni, in aumento del 12,9% rispetto al pari periodo 2017, la crescita della marginalità operativa e l’utile netto a 4,4 milioni. A livello patrimoniale, da segnalare l’annullamento dell’indebitamento e il ritorno alla liquidità netta per 1,1 milioni.