Moda – Indice flat, arretrano Ferragamo e Geox dopo i conti

Rimane invariato il Ftse Italia Moda e Prodotti per la Casa e la Persona con una performance in linea a quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di riferimento. Andamento contrapposto invece per il Fste Mib, in calo dell’1,9%.

Luxottica (-0,7%) ha annuciato di essere stata inclusa nell’indice Ftse4Good, creato da Ftse Russell per misurare le performance delle aziende che dimostrano di rispettare standard ambientali, sociali e di governance riconosciuti in tutto il mondo. Ad oggi l’indice comprende 953 titoli di cui 22 società italiane.

Riflettori puntati sulle trimestrali e in particolare su Salvatore Ferragamo. La maison del lusso ha chiuso il 2Q 2018 con risultati sostanzialmente in linea con le stime di consensus raccolte da Bloomberg che già prevedevano una forte contrazione dei ricavi, a causa dell’effetto cambi negativo, oltre che risultati economici di bilancio deludenti per il periodo di transizione che il gruppo sta affrontando. Un risultato che si è riflesso anche sul totale dei primi sei mesi.

Dopo un avvio di seduta pimpante (+4,3%), il titolo ha chiuso in territorio negativo a -1,3%. Dopo la pubblicazione dei risultati,  gli analisti di Kepler hanno alzato il tp da 19 a 20 euro e raccomandazione passata da Reduce a Hold, mentre quelli di Exane Bnp Paribas ha confermato il giudizio ad Underperform con tp abbassato a 17 euro dal precedente 18 euro.

Tra le Mid cap, vendite su Ovs (-2,5%). La società ha comunicato che, la controllata di Sempione Fashion, Charles Voegele Austria, ha depositato l’istanza di procedura concorsuale di ristrutturazione senza “self-administrator” la quale prevede il pagamento in misura percentuale dei creditori sociali.

Chiude in ribasso anche Geox (-3,3%). Il gruppo dell scarpa che respira ha presentato i dati del primo semestre 2018 e quello sul fatturato del secondo trimestre 2018, chiuso con ricavi per 149,6 milioni, in calo del 2,4% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente. Un risultato poco al di sotto delle stime di 151 milioni (-0,9%). Dopo le difficoltà riscontrate nella prima parte dell’esercizio, dalla metà aprile in poi, si è registrato un miglioramento del trend delle vendite grazie al verificarsi di condizioni climatiche più usuali nei principali mercati di riferimento e il progresso del 10,5% delle vendite in Italia.