Chiude in territorio negativo nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda (-1,1%) sottoperformando la seduta del corrispondente indice settoriale europeo di riferimento (-0,7%). Seduta negativa anche Piazza Affari, in calo dell’1,7%.
Si riaccendono i riflettori sul tema del protezionismo dopo le nuove minacce di Washington, alimentando l’avversione al rischio degli investitori. A Washington infatti sono pronti a proporre dal mese prossimo un incremento dal 10% al 25% delle tariffe su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi, una mossa che provocherebbe misure analoghe da Pechino.
Tra le big, positiva la seduta solo per Luxottica, mentre arretra ancora Salvatore Ferragamo (-2,4%) dopo i conti semestrali che hanno evidenziato il proseguimento del trend di transizione avviato a fine 2017.
Ancora vendite su Geox (-4,8%) dopo la pubblicazione dei dati del primo semestre 2018 e quello sul fatturato del secondo trimestre 2018, chiuso con ricavi per 149,6 milioni, in calo del 2,4% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente. Un risultato poco al di sotto delle stime di 151 milioni (-0,9%). Dopo le difficoltà riscontrate nella prima parte dell’esercizio, dalla metà aprile in poi, si è registrato un miglioramento del trend delle vendite grazie al verificarsi di condizioni climatiche più usuali nei principali mercati di riferimento e il progresso del 10,5% delle vendite in Italia.
Investitori in attesa invece per Tod’s (-1,6%), attesa in giornata con la pubblicazione dei dati del 2Q 2018 per la quale le stime degli analisti raccolte da Bloomberg evidenziano ricavi per 237,8 milioni e quelli relativi all’andamento della gestione del primo semestre.
Positiva Piquadro (+1,3%) dopo i conti sul fatturato del primo trimestre 2018/19 che evidenziano un progresso dei ricavi del 26,9% grazie all’apporto delle vendite realizzate dalla maison Lancel, entrata nel gruppo lo scorso mese di giugno.
Poco mossa Safilo Group. La società ha presentato a mercati chiusi i dati sulla gestione del 1H 2018, chiuso con ricavi in calo del 4,3% a 492,2 milioni e una perdita netta ajusted di 10,4 milioni.