Commercio – Indice a -0,3%, vendite su Autogrill (-7%)

Ottava poco mossa per il settore Commercio il cui indice ha riportato un -0,3%, facendo meglio del corrispondente europeo (-1%) sia del Ftse Mib (-1,7%).

Settimana nella quale l’attenzione degli operatori si è folcalizzata sui meeting di Fed, Bank of Japan e Bank of England, oltre che sui rilevanti dati macro tra cui quelli relativi al mercato degli lavoro americano.

Il tutto con ancora sullo sfondo le tensioni legate alle questioni commerciali tra Usa e Cina. Ciò, a seguito, in particolare dalla proposta, dal mese prossimo, da parte dell’ammistrazione Trump di un incremento dal 10% al 25% delle tariffe su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi. Un intervento che determinerebbe una risposta analoga da parte di Pechino.

Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib dopo il delisting di Ynap, ha registato un -1,8 per cento. Si segnala che ha comunicato i conti del secondo trimestre 2018, con ricavi pari a 442,2 milioni, in flessione dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente e un utile ante imposte, salito del 63% a 89,5 milioni.

Tra le Mid ha fatto meglio Marr (-0,3%) che ha comunicato i conti. Nel dettaglio nel secondo trimestre 2018  ha riportato ricavi pari a 433,8 milioni, in crescita dell’1,3% rispetto al pari periodo del 2017. Una dinamica positiva che si riflette a livello di margini operativi con l’Ebitda e l’Ebit saliti rispettivamente a 36,3 milioni (+2,7% a/a) e a 30,9 milioni (+1,9% a/a) e sostanzialmente in linea con il consensus raccolto da Bloomberg. L’utile netto ha raggiunto i 21,1 milioni, in aumento del 2,7% su base annua e lievemente al di sotto rispetto ai 21,6 milioni attesi dagli analisti. Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 173,3 milioni in calo di 13,4 milioni rispetto all’ammontare di fine marzo 2018. Inoltre si riporta che il CdA ha approvato la fusione per incorporazione in Marr stessa delle società interamente possedute DE.AL. – Depositi Alimentari e Speca Alimentari e che anche le assemblee di queste ultime hanno dato l’ok a suddetta operazione.

Infine tra le Small la migliore è stata ePrice con un +19%, che ha annunciato di aver avviato la vendita di grandi elettrodomestici e dei servizi collegati su Amazon. Inoltre ha comunicato i conti semestrali, con ricavi pari a 74,8 milioni, in calo del 17,5% su base annua e una perdita netta di 5,8 milioni, contro un risultato netto negativo di 10,3 milioni conseguito nei primi sei mesi dello scorso esercizio.

Ben comprata anche Centrale del Latte d’Italia (+3,9%) anch’essa dopo i dati di bilancio. Nel dettaglio ha riportato un fatturato consolidato nel primo semestre dell’esercizio corrente pari a 90,5 milioni, con un incremento del 2,9% rispetto ai 87,9 milioni del 30 giugno 2017 e un risultato netto  negativo per 821mila euro rispetto al risultato netto negativo di 1 milione al 30/6/2017.

Debole invece Valsoia (-0,9%) la quale ha comunicato che nel primo semestre 2018 i ricavi sono stati pari a 42,6 milioni, in flessione dell’1,2% rispetto al pari periodo del 2017  e un utile netto cresciuto del 2% a 3,5 milioni.

Vendite pure su Enervit (-3,7%) che nel primo semestre 2018 ha registrato ricavi pari a 33,9 milioni con un incremento del 13,2% rispetto al pari periodo del 2017 e un utile netto che si è fissato a 2,3 milioni rispetto al 30 giugno 2017 quando era pari a 2,2 milioni; su base pro-forma l’utile di periodo è stato pari a 1,7 milioni (-22,5% rispetto al primo semestre 2017).