Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso sostanzialmente invariato (+0,2%) appena al di sopra del corrispondente indice europeo (-0,1%) ma sottoperformando il Ftse Mib (+0,6%).
Il tutto in una seduta nella quale l’attenzione degli investitori si è mantenuta sui conti pubblici italiani, alla luce dell’abbassamento dell’outlook sul Paese da ‘stabile’ a ‘negativo’ confermando il rating ‘BBB’.
Sull’obbligazionario il rendimento del titolo di Stato decennale è calato al 3,15% riportando lo spread dal Bund a 282 punti base.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Italgas (+1,3%). Bene anche le altre Big del comparto Terna (+1,2%), A2A (+1%), e Snam (+0,9%). In relazione a quest’ultima si riporta che il consorzio composto dal colosso di San Donato stesso (60%), Enagás (20%) e Fluxys (20%) potrebbe aver stipulato con National Bank of Greece un contratto di finanziamento decennale per massimi 350 milioni di euro a sostegno dell’acquisizione da 535 milioni del 66% dell’operatore greco Desfa, annunciata lo scorso 20 luglio.
In frazionale ribasso Enel che ha chiuso con un -0,4 per cento.
Tra le Mid ha fatto meglio Iren (+0,9%). Positive anche Hera (+0,7%) e Ascopiave (+0,5%), la cui strategia in tema di M&A sarà definita nel 4° trimestre del 2018, dopo aver risolto il nodo della governance che dovrebbe, invece, sciogliersi verso la fine del mese.
Infine tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata TerniEnergia (+0,9%).
In lieve rialzo Edison (+0,4%) su cui si riporta che al 31 agosto 2018 gli strumenti finanziari di Zephyro apportati complessivamente all’offerta ammontano a 208.600 e rappresentano circa il 5,555% degli strumenti oggetto dell’offerta (tenendo conto degli strumenti finanziari che potrebbero essere emessi a seguito dell’esercizio dei warrant).
In perfetta parità Acsm Agam in relazione alla quale si segnala che al 31 agosto 2018 gli strumenti finanziari della stessa apportati complessivamente all’offerta promossa A2A e da Lario Reti Holding ammontano a 5.582.649 e rappresentano circa il 21,25% degli strumenti oggetto dell’offerta. Inoltre si ricorda che nel pomeriggio di venerdì, la multi-utility lariano brianzola ha pubblicato i risultati relativi al periodo aprile-giugno dell’anno in corso che hanno mostrato ricavi pari a 34,7 milioni di euro, in progresso del 5,2% su base annua e una perdita di periodo a 4,1 milioni, in forte peggioramento rispetto all’utile netto di 0,2 milioni rilevato nel 2° trimestre del 2017.
Infine si riporta che il mese in corso è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 66,9 €/MWh, in progresso del 37,7% su base annua ma in flessione dell’1,2% rispetto ad agosto 2018.