Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,2% superando sia il corrispondente indice europeo (+0,3%) sia il Ftse Mib (-0,3%).
Andamento quest’ultimo appesantito dalle preoccupazioni legate ai mercati emergenti e alle tensioni commerciali fra Usa e Cina.
Ciò in attesa in particolare del probabile annuncio di nuove tariffe americane su 200 miliardi di dollari di importazioni dal Paese asiatico.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si è mosso intorno a 270 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 3,05% per cento.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata Enel (+2,1%). A spingere tale performance anche un report di Goldman Sachs nel quale è stata migliorata la raccomandazione sui titoli del colosso elettrico italiano a “Buy” dal precedente “Neutral”, anche se rivisto al ribasso il prezzo obiettivo a 5,10 euro dal precedente target price pari a 5,25 euro.
Poco mosse invece le altre Big del comparto a partire da A2A (+0,3%), seguita da Snam (invariata), Italgas (-0,2%) e Terna (-0,3%).
Tra le Mid ha fatto meglio Falck Renewables (+1,5%), riducendo il ribasso da inizio anno al 6,9 per cento.
Flat Iren (-0,1%) che ha comunicato di aver portato a termine, attraverso la controllata Iren Mercato, l’acquisizione di Spezia Energy Trading. La società acquisita è controllata da Spienergy, con sede a La Spezia, e facente parte del Gruppo Enoi.
Infine tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Alerion (+2,9%).
In calo invece del 2,4% Acsm Agam in relazione alla quale si riporta che al 5 settembre 2018 gli strumenti finanziari della stessa apportati complessivamente all’offerta promossa da A2A e da Lario Reti Holding ammontano a 8.523.404 e rappresentano circa il 32,45% degli strumenti oggetto dell’offerta.