ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un progresso dell’1,1% e al di sopra dell’omologo europeo (+0,5%), beneficiando dell’ottima verve comparto bancario (+2,3%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,5%).
Gli investitori aspetta la divulgazione dei numeri che emergeranno dalla nota di aggiornamento del Def che sarà varata questa settimana, nello specifico sul rapporto deficit/Pil. Gli ultimi rumor di stampa indicano che è stato raggiunto un compromesso su una soglia di tale rapporto al di sotto del 2% tra l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, e i più importanti esponenti dell’esecutivo.
L’ottima giornata del comparto bancario si è riflessa sui titoli del risparmio gestito, tra i quali spiccano Banca Generali (+3,2%) e Fineco (+1,8%), che nel corso della giornata ha agganciato il nuovo massimo storico di 12 euro. Il comparto positivo è stato supportato anche dalle notizie positive arrivate da Assogestioni, che ad agosto ha evidenziato una raccolta netta positiva di 2,5 miliardi dopo tre mesi consecutivi in rosso.
In luce Exor (+1,5%), che ha beneficiato della conferma del ‘buy’ da parte di Ubs con target price alzato da 73 euro a 79 euro.
Nel Mid Cap ancora marginali realizzi su Banca Ifis (-0,9%) dopo il rally delle sedute precedenti, mentre rallenta nuovamente doBank (-0,6%). Su Cerved (-0,5%) scatta qualche presa di beneficio dopo il trend di acquisti degli ultimi giorni.
Tra le Small Cap altro piccolo recupero per Banca Intermobiliare (+1,9%), con la banca che ha completato la cartolarizzazione dei crediti deteriorati. Flat Mittel, la cui Opa finora ha riscontrato poche adesioni.