L’approvazione della Nota di Aggiornamento del Def, che ha fissato al 2,4% il rapporto deficit/pil per i prossimi tre anni, ha innescato le vendite venerdì a Piazza Affari, con il Ftse Mib che ha riportato un -3,8% nel corso delle ultime cinque sedute.
Andamento che si è riflesso sull’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che ha evidenziato un ribasso del 3,8% rispetto al -0,4% del corrispondente indice europeo.
Ottava negativa per Leonardo (-2,5%) penalizzata, oltre che dall’andamento del listino milanese, dalla sconfitta nella gara T-X da 9,2 miliardi di dollari per l’aereonautica Usa.
Gara vinta da Boeing, con cui Leonardo ha invece ottenuto una nuova commessa del valore complessivo di 2,4 miliardi di dollari da parte dell’U.S. Air Force.
Più marcate le vendite su Prysmian (-6,8%) che ha annunciato di aver collaudato con successo il collegamento via cavo sottomarino relativo al progetto eolico offshore Wikinger.
Tra le Mid Cap, resistono alle perdite Ansaldo Sts (+0,5%) e Danieli (+0,4%) grazie ai conti dell’esercizio 2017/18, che hanno evidenziato una crescita di tutti gli aggregati e portato all’upgrade da “neutral” ad “accumulate” da parte di Banca Akros.
Ritraccia invece dopo la corsa della settimana precedente Fincantieri (-7%) che ha ottenuto un ulteriore ordine all’interno del programma LCS.
Male anche Salini Impregilo (-4,6%) appesantita dal momentaneo ritiro dei finanziamenti relativi al sesto lotto del Terzo Valico ferroviario tra Milano e Genova e al congelamento di quelli per il quinto lotto.
Tra le società a minore capitalizzazione, affonda su nuovi minimi Astaldi (-38,5%) che ha ceduto quasi il 30% nella seduta di venerdì dopo aver comunicato la richiesta di entrare in concordato preventivo in continuità aziendale. Male anche Trevi che ha ceduto il 5 per cento.