Con il gap down aperto nella seduta dello scorso 27 settembre è iniziato un vero e proprio sell-off sui titoli dell’istituto milanese (e sull’intero settore bancario italiano), con le relative quotazioni che, nella mattinata di oggi, sono scivolate fino a 2,022 euro. La bella reazione mostrata nelle ultime ore dai corsi delle azioni Intesa Sanpaolo sulla tenuta dell’area di supporto intorno a 2 euro ha consentito una rapida risalita fin sopra 2,10 euro, la cui tenuta appare ora fondamentale in un’ottica di un eventuale movimento di recupero.
In questo scenario positivo, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Carlo Messina dovrebbero spingersi oltre una prima resistenza statica posizionata a 2,119 euro (massimo intraday odierno), al di sopra della quale il successivo livello da monitorare è individuabile a 2,176 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questo ostacolo i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo a 2,242 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 2,295 euro.
Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto del supporto chiave in area 2 euro, al contrario, potrebbe aumentare la pressione ribassista sulle quotazioni dei titoli della maggiore banca italiana, con possibile discesa fino al successivo supporto a 1,984 euro. Il cedimento di questo livello, confermato in chiusura di seduta, potrebbe poi indirizzare i corsi delle azioni Intesa Sanpaolo verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo a 1,936 euro prima e a quota 1,911 euro in seguito.
La performance da inizio 2018 dei titoli Intesa Sanpaolo è pari al -23,8%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 25 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 2,89 euro, con un potenziale rialzista del 37 per cento.
Prezzo di riferimento: 2,11 euro
+8,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,295 euro;
+6,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,242 euro;
+3,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,176 euro;
+0,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,119 euro;
-4,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,01 euro;
-6,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,984 euro;
-8,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,936 euro;
-9,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,911 euro.