Banche – Partenza in affanno (-3,1%), male Carige (-4,7%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un ribasso del 3,1% e sotto-performando di quasi due percentuali l’omologo europeo (-1,2%), frenando anche il Ftse Mib (-0,5%).

Il mercato continua ad essere preoccupato della tenuta dei conti pubblici italiani, dopo che nella nota di aggiornamento del Def approvata dal Governo il rapporto deficit/Pil è stato fissato al 2,4% per il prossimo triennio, mentre le attese erano per un target inferiore al 2 per cento. Tuttavia, sia il premier, Giuseppe Conte, sia il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, hanno cercato di rassicurare sulla manovra. L’inquilino del Tesoro, nel giorno dell’Eurogruppo, ha garantito che il debito pubblico scenderà, nonostante i timori della Commissione Europea.

In tale scenario lo spread Btp-Bund oscilla in area 270-280 pb (fonte Mts Markets), penalizzando nuovamente il comparto bancario dopo il pesante rosso dello scorso venerdì, con il settore che pure aveva tentato un piccolo rimbalzo nella prima metà di seduta. L’andamento di ieri ha risentito anche del downgrade del sistema bancario italiano da ‘overweight’ a ‘neutral’ da parte di Citigroup.

Le vendite colpiscono tutti i titoli del listino principale, inclusa Mediobanca (-3%), in attesa delle decisioni sul patto, mentre UniCredit “riesce” a contenere il rosso al 2,3 per cento.

Nel Mid Cap lettera su Credem (-1,1%), mentre tiene Popolare Sondrio (-0,1%). Pesante Mps (-4%), che nel frattempo prosegue nel de-risking. Realizzi su Creval (-3,1%), che ha visto le dimissioni in blocco di 11 consiglieri a partire da un momento prima dell’apertura dei lavori dell’assemblea del 12 marzo che rinnoverà il board. Nel frattempo, Morgan Stanley che ha ridotto lo scorso 20 settembre la partecipazione potenziale dal 6,962% allo 0,376% secondo gli ultimi aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti.

Tra le Small Cap non si arresta il periodo nero di Carige (-4,7%), sempre in scia al timore della necessità di un nuovo aumento di capitale e con la banca che nel frattempo ha perfezionato la cessione delle attività di merchant acquiring a Nexi. In controtendenza Banca Finnat (+0,9%) e Banca Profilo (+1,5%).